Aiuti per le imprese che investono in tecnologie digitali e sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti
“Ci sono delle persone che sono più capaci di altre di evocare dentro di sé energie straordinarie. Si tratti di creare una impresa, costruire un ospedale, una università, o scrivere un grande romanzo, guardano dove gli altri non hanno guardato. Vanno subito all’essenziale. Dobbiamo imparare da loro come si affronta una sfida senza riserve”. ‘Abbiate coraggio’ e candidatevi, anche a costo di reinventarvi. Ecco a voi “Nuova Sabatini”.
Il Ministero dello Sviluppo Economico vuole dare una mano a chi investe e di aiuti ha sempre bisogno; da marzo, infatti, le imprese che investono in tecnologie digitali e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti possono presentare domanda di agevolazione per usufruire del contributo maggiorato, calcolato su un tasso di interesse annuo del 3,575%. Noi di Magevola ci siamo già occupati in passato di questo argomento, adesso vi parliamo della modalità di presentazione delle domande.
Indice
Qual è l’obiettivo della Nuova Sabatini?
Incrementare la manifattura digitale, l’innovazione e l’efficienza del sistema imprenditoriale, anche tramite l’originalità del prodotto finito. La nuova Sabatini è finalizzata ad accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese e migliorare l’accesso al credito delle micro, piccole e medie imprese (Pmi) per l’acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature utili a conseguire il proprio fine.
Chi sono i beneficiari della Nuova Sabatini?
Le imprese che si occupano dei settori sopra citati e vogliono ampliare i propri orizzonti anche attraverso l’acquisto di nuovi macchinari; sono beneficiari le micro, piccole e medie imprese. Dal 1° marzo le imprese devono utilizzare esclusivamente il nuovo modulo di domanda (release 4.0) disponibile sul sito internet del Ministero. Cambia la modalità: dovranno indicare la ripartizione tra investimenti ordinari e investimenti in tecnologie digitali, in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti, mentre i beni materiali e immateriali rientranti tra gli investimenti 4.0 sono individuati all’interno degli allegati 6/A e 6/B alla circolare.
Possono beneficiare delle agevolazioni le Pmi che alla data di presentazione della domanda:
- sono regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese oppure nel Registro delle imprese di pesca;
- sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali;
- non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e non rimborsato o depositato in un conto bloccato gli aiuti individuati come illegali o incompatibili dalla Commissione Europea;
- non siano in difficoltà economica;
Possono presentare la domanda di agevolazione anche le imprese estere, con sede in uno Stato membro e che alla data di presentazione della domanda non hanno una sede operativa in Italia. In tal caso, le imprese proponenti devono provvedere all’apertura di una sede operativa entro il termine massimo consentito per l’ultimazione dell’investimento.
Il Mise concede un contributo in favore delle Pmi che copre parte degli interessi a carico delle imprese sui finanziamenti bancari; tale contributo, nel caso di investimenti ordinari, è pari all’ammontare degli interessi. Le Pmi hanno la possibilità di beneficiare del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, fino alla misura massima prevista dalla vigente normativa (80% dell’ammontare del finanziamento), sul finanziamento bancario. Il finanziamento, cui è subordinato il riconoscimento del contributo da parte del Ministero, deve essere deliberato entro il 31 dicembre 2018 da una banca/intermediario finanziario aderente alla convenzione.
Come fare per usufruire degli incentivi della Nuova Sabatini?
La Pmi presenta alla banca/intermediario finanziario la domanda di agevolazione e la richiesta di finanziamento per l’acquisizione di investimenti. La banca/intermediario finanziario verifica la regolarità formale e la completezza della documentazione trasmessa; previa conferma da parte del Ministero della disponibilità, totale o parziale, delle risorse erariali da destinare al contributo, ha facoltà di concedere il finanziamento alla PMI. La banca/intermediario finanziario che decida di concedere il finanziamento alla Pmi, adotta la relativa delibera e la trasmette al Ministero, unitamente alla documentazione inviata dalla stessa PMI in fase di presentazione della domanda di accesso alle agevolazioni. Il Ministero adotta il provvedimento di concessione del contributo, con l’indicazione dell’ammontare degli investimenti ammissibili, delle agevolazioni concedibili e del relativo piano di erogazione.
Per avere maggiori informazioni il nostro consiglio è quello di recarvi da un professionista… siate coraggiosi, poiché “Colui che è coraggioso è libero”.
Info: Nuova Sabatini