L’argomento Start up, nell’ultimo periodo, è molto discusso ed è di notevole rilievo proprio per i forti incentivi e finanziamenti che si possono ricevere, sia a livello statale sia a livello europeo, per chi volesse avviare attività di Start up innovative rispetto a ciò che presenta il mercato.
Agevolazioni concrete per le Start up innovative
Come dicevamo le agevolazioni sono tante per le Start up innovative e non riguardano solo la sua costituzione. Tra queste ne troviamo una molto importante che si chiama Work for equity e consiste nel dare la possibilità agli amministratori, collaboratori continuativi e dipendenti di essere pagati per le prestazioni e il lavoro offerto attraverso la partecipazione con quote di capitale delle Start up innovative in questione.
Il Work for equity è stato studiato per aggirare un problema che assilla questo tipo di società: l’instabilità economica causata dalla nascita delle Start up innovative che non possiedono inizialmente un grande capitale. Questo sistema permette alle nuove aziende di poter assumere personale qualificato che al posto di percepire un compenso immediato riceveranno, invece, quote aziendali. Ciò comporta:
- l’esenzione dell’erogazione degli stipendi da parte delle nuove aziende che si immettono sul mercato senza quindi correre il rischio di procrastinare nel tempo il pareggio finanziario;
- permettere ai collaboratori di partecipare attivamente alla vita dell’aziendale attraverso lo scambio servizi e quote della società;
- genera redditi tax free per i lavorati che prestano servizio nelle Start up innovative.
Questa agevolazione comporta certamente il rischio imprenditoriale per chi offre le proprie prestazioni lavorative all’interno delle Start up innovative, in compenso va specificato che i pagamenti attraverso Work for equity sono sempre esenti da imposte e non rientrano a far parte di quel capitale sottoposto alla tassazione per il lavoratore.
I vantaggi sul lungo periodo del Work for equity consistono nel fatto che, i guadagni che si prospettano al lavoratore sono sicuramente maggiori rispetto a un normale stipendio che egli possa percepire attraverso una prestazione lavorativa pagata mensilmente o su parcella.
Il Work for equity è uno strumento molto utilizzato all’estero, soprattutto in America, dalle Start up innovative che si vuole importare e adottare anche nelle nuove aziende italiane. Il fatto che la società di nuova costituzione non debba avere la preoccupazione di pagare uno stipendio fisso ai propri collaboratori permette sicuramente alle aziende di poter raggiungere i propri obiettivi di bilancio in maniera più semplice. Risulta certamente più dubbiosa la posizione del collaboratore in quanto la sua remunerazione è collegata alla vita e al benessere economico delle Start up innovative.
Per fare in modo che il Work for equity sia vantaggioso per entrambe le parti bisogna dare a chi presta il proprio servizio all’interno dell’azienda il necessario punto d’incontro tra la possibile remunerazione che otterrebbe acquisendo le quote della Start up, possibile solamente nel momento in cui l’azienda diventerà autonoma, e quanto avrebbe guadagnato con una retribuzione fissa mensile.
Questo è un lavoro molto delicato che deve compiere la Start up poiché deve mostrare di essere nella condizione economica (anche se è un discorso in relazione alla vita futura dell’azienda) tale da poter attirare a sè profili di collaboratori validi e competenti che possano a loro volta dare la possibilità alla Start up innovativa di creare progetti competitivi e innovativi da immettere sul mercato generando così utili tali da poter retribuire chi ha investito in essa attraverso il Work for equity.
Come abbiamo visto lo sviluppo del mercato sta nella nascita di società nuove e giovani che studiano progetti rivoluzionari. Per far si che queste aziende ne abbiano la possibilità abbiamo visto che si possono affidare sia a finanziamenti statali o europei ma che possono anche attingere a forme di sgravi e aiuti fiscali, come può essere il Work for equity: strumento che permette di dare maggior respiro al bilancio dell’attività ma anche di introdurre nella vita attiva della Start up collaboratori validi in grado di far crescere l’azienda.