Bonus Bebè respinto? Non disperare, ecco la domanda di riesame

Buone notizie per neo mamme e neo papà del nostro paese. L’INPS ha difatti comunicato che riesaminerà le domande di Bonus Bebè precedentemente respinte, nel caso in cui il richiedente ripresenti un’apposita istanza.

Come previsto dalla Legge di Stabilità, il Bonus Bebè è l’assegno di natalità assegnato alle famiglie italiane per ogni figlio nato fra il 2015 e il 2017, sulla base dell’ISEE familiare.

Nello specifico, il contributo è pari a:

  • 80 euro al mese (960 euro annui) per nuclei con ISEE fino a 25mila euro;
  • 160 euro al mese (1920 euro) per nuclei con ISEE pari a 1920 euro.

Riesame della domanda

Per giungere al riesame della domanda di Bonus Bebè, il contribuente deve presentare un’apposita istanza che la sede INPS competente, accoglierà per avviare una nuova istruttoria.

Le motivazioni per ottenere il riesame della domanda respinta con pagamento degli arretrati in caso di prima risposta negativa, sono:

  • dalla dichiarazione ISEE non risulta convivente con il figlio per il quale è richiesto l’assegno”;
  • non è stato reperito un ISEE valido”.

Invece, in tutti gli altri casi (quelli in cui la domanda è stata respinta con altre motivazioni), l’INPS pagherà un assegno non comprensivo delle mensilità arretrate spettanti, in caso di esito positivo della domanda di riesame.

Presentazione della domanda

La presentazione della domanda avviene telematicamente tramite il sito internet dell’INPS, oppure mediante il supporto di CAF ed intermediari abilitati.

 

Fonte: INPS, messaggio n. 5145.