Con il termine tax expenditures, si intende l’insieme di tutti i bonus, agevolazioni, aliquote ridotte e sconti fiscali, di cui possono beneficiare in vario modo i contribuenti.
Con l’intento di recuperare risorse, il Governo sta analizzando 15 aree d’intervento delle tax expenditures cercando di ridimensionarle, o nel peggiore dei casi eliminarle.
Tra le detrazioni prese di mira, ne troviamo alcune che sicuramente sono familiari a molti contribuenti:
- spese sanitarie;
- assistenza familiare;
- spese veterinarie;
- ristrutturazioni e bonus mobili.
Al momento si tratta soltanto di ipotesi, sul come potranno essere effettuati i tagli, ma andiamo comunque ad esplorare quali eventualità potrebbero verificarsi.
Per le detrazioni sulle spese sanitarie e quelle di assistenza familiare ci sono due ipotesi:
- l’agevolazione del 19% resterà per intero a chi ha un reddito complessivo fino a 55 mila euro, e poi andrà a diminuire per redditi complessivi compresi tra 55 mila ed i 75 mila euro. Per redditi oltre i 75 mila euro, verrà azzerata (anche nei casi di patologie più gravi).
- In questo caso la soglia di reddito minimo per fruire delle agevolazioni è fissata ai 75 mila euro, per redditi compresi tra i 75 mila ed i 95 mila euro è prevista una riduzione progressiva, l’azzeramento è previsto per i redditi complessivi oltre i 95 mila euro.
Per le spese veterinarie sembra essere valida solo la prima ipotesi: detrazione piena fino a 55 mila euro, decrescente in maniera lineare tra 55 mila e 75 mila euro e azzeramento per redditi oltre i 75 mila euro.
Taglio di scure anche sulle detrazioni per ristrutturazioni e bonus mobili. L’idea è quella di ridurre (già a partire dal prossimo anno), il bonus dal 36% al 20% sia per le ristrutturazioni edilizie sia per gli interventi di riqualificazione energetica. Si prevede anche l’addio al bonus mobili, ed alla deduzione IRPEF del 20% del prezzo di acquisto, destinata al momento, per chi acquista immobili da mettere in locazione.