Cumulabili fino a otto e utilizzabili anche in mercatini e agriturismi. Il Direttore di fondazione “Campagna Amica”, Carmelo Troccoli: “Opportunità importante, ma le amministrazioni dovrebbero favorire l’apertura di nuovi mercati”.
Tornano al centro dell’attenzione questa volta con modifiche sostanziali.
I buoni pasto, per i dipendenti a tempo pieno e part time, utilizzati dal 63% degli italiani per fare la spesa, vengono adattati alle nuove esigenze dei lavoratori per favorire i consumi.
Il decreto del Ministro dello Sviluppo Economico, ha colto le nuove esigenze di famiglie e lavoratori modificando la normativa sui ticket restaurant, ampliando i luoghi in cui è possibile utilizzarli e il numero giornaliero.
Nuove regole per i buoni pasto
I buoni pasto potranno essere utilizzati non solo in ristoranti e bar, ma anche in:
- mercatini alimentari;
- agriturismi;
- spacci aziendali;
- settore dell’Ittiturismo.
Considerati un servizio sostitutivo di mensa, i ticket restaurant saranno cumulabili fino a 8 nella stessa spesa (circa 40 euro al giorno).
Come in precedenza non sarà però possibile cederli a terzi, nemmeno ai familiari.
Ambito di applicazione
Con l’entrata in vigore del nuovo decreto si concede la possibilità dell’utilizzo dei buoni pasto nei 23 mila agriturismi attivi in Italia consentendo inoltre anche il consumo di prodotti agricoli del territorio attraverso i mercatini.
Una scelta apprezzata dalla Coldiretti perché considerata un’opportunità per 4 italiani su 10 che fanno la spesa nei mercati degli agricoltori a chilometri zero.
Un passo importante da parte del Ministero dello Sviluppo Economico che riconosce il profondo cambiamento degli stili di vita degli italiani.
Gli italiani hanno in media una pausa pranzo di un’ora per tale motivo è sempre più frequente l’utilizzo di buoni per fare la spesa. Inoltre sono innumerevoli i lavoratori che tendono a fare scelte di acquisto più salutari privilegiando il rapporto diretto con i produttori.
Intervistato da Magevola, Carmelo Troccoli, direttore della Fondazione Campagna Amica promossa da Coldiretti, spiega perché questa iniziativa del Ministero è importante: “La scelta del Ministero delle Sviluppo Economico rappresenta un passo considerevole che riconosce un ruolo autorevole agli agricoltori. Attraverso mercati e agriturismi è possibile dare spazio a punti di eccellenza della filiera agricola italiana dal produttore al consumatore”.
Se da parte del Governo si concede sempre più spazio ai mercati degli agricoltori nelle città, si teme però una chiusura da parte dei Comuni con alcune restrizioni di certe amministrazioni comunali.
“Questo riconoscimento esplicito da parte del Ministero – afferma Troccoli – dovrebbe essere facilitato anche dalle amministrazioni locali cercando di favorire l’apertura dei mercati, ma non sempre avviene”.
A sinistra, Carmelo Troccoli Segretario Nazionale di Coldiretti Giovani Impresa dall’ottobre 2009.
Approfondisci il decreto 122/2017.