Età pensionabile 2016: aumento per uomini, donne e invalidi

Dal 1° gennaio 2016, con la legge Fornero è previsto un aumento dell’età per entrare in pensione. Il tutto, però, vedrebbe un conseguente aumento delle ore lavorative. Infatti, in conformità al decreto 16 dicembre 2014, con la Circolare numero 63, l’Inps ha comunicato che dal primo gennaio 2016 tutti i lavoratori che sono iscritti alla previdenza pubblica dovranno compiere quattro mesi di lavoro aggiuntivi prima di essere in età pensionabile. Tuttavia, in Commissione Lavoro si stanno esaminando proposte di revisione.

Andiamo nel dettaglio delle varie categorie.

Età pensionabile uomini

Per i lavoratori uomini, il diritto alla pensione di vecchiaia nel 2015 si raggiunge a 66 anni 3 mesi con almeno 20 anni di contributi versati o con il requisito minimo di almeno 42 anni e 6 mesi di contributi.

Nel 2016, per effetto dello scalone, l’età pensionabile uomini passerà a 66 anni e 7 mesi con almeno 20 anni di anzianità contributiva ed il requisito minimo a 42 anni e 7 mesi.

Età pensionabile donne

Per quanto riguarda le donne, mentre nel 2015 possono andare in pensione a 63 anni e 9 mesi, nel 2016 per effetto dello scalone saranno previste le seguenti fasce di età:

  • 65 anni e 7 mesi per le dipendenti di privati iscritte all’AGO, l’Assicurazione Generale Obbligatoria;
  • 66 anni e 7 mesi per le donne del settore pubblico;
  • 66 anni e 1 mese per le lavoratrici autonome.
Età pensionabile invalidi

Questo tipo di categoria è riservata ai lavoratori e alle lavoratrici invalidi almeno all’80% con 20 anni di contributi versati e con un’età anagrafica di 60 anni e 7 mesi per gli uomini e 55 anni e 7 mesi per le donne.

Per i non vedenti, invece, il requisito anagrafico per il pensionamento diventa 55 anni e 7 mesi per gli uomini e 50 anni e 7 mesi per le donne.

Lavori usuranti

Per i lavori usuranti, attualmente è in vigore il sistema delle quote previsto dalla legge n. 243 del 23 agosto 2004, mentre con le nuove disposizioni dal prossimo anno i lavoratori dovranno raggiungere l’età anagrafica di 61 anni e 7 mesi, con almeno 35 anni di contributi versati e il raggiungimento del quorum 97,6. Per i lavoratori autonomi invece, il quorum dovrà essere pari a 98,6 e l’età anagrafica di almeno 62 anni e 7 mesi.

Pensione anticipata: quando e come?

Sarà sempre possibile richiedere la pensione anticipata, ma con una leggera differenza rispetto al 2015. Nel 2015 gli uomini e le donne che vogliono lasciare il lavoro in anticipo devono avere un’anzianità contributiva pari a 42 anni e 6 mesi per gli uomini; 41 anni e 6 mesi per le donne.

Nel 2016 per andare in pensione anticipata sono richiesti:

  • 42 anni e 10 mesi per gli uomini;
  • 41 anni e 10 mesi per le donne.

Confermato però il blocco delle penalizzazioni pari all’1,2% per i lavoratori che hanno compiuto 62 ani di età. Per richiedere la pensione anticipata, è possibile presentare la domanda solo ed esclusivamente attraverso uno dei seguenti canali:

  • web – la richiesta telematica dei servizi è accessibile direttamente dal cittadino tramite PIN attraverso il portale dell’Inps (www.inps.it);
  • telefono – chiamando il Contact Center integrato al numero 803164 gratuito da rete fissa o al numero 06164164 da rete mobile;
  • enti di Patronato e intermediari autorizzati dall’Istituto, che mettono a disposizione dei cittadini i necessari servizi telematici.

 

Info: INPS