Sei un NEET? Puoi aderire a Garanzia Giovani

Licenziamenti, crisi economica, disoccupazione e inoccupazione sono le parole chiave più ricercate sul web. È triste scriverlo, ma sono tantissimi, infatti, i giovani che non hanno ancora un posto di lavoro stabile.

Per avere idea del panorama italiano, siamo andati a consultare i dati ISTAT, dai quali è emerso che:

«Dopo la crescita avvenuta a giugno, luglio e agosto (+0,7%, pari a +166 mila occupati tra giugno e agosto), a settembre 2015 la stima degli occupati è diminuita dello 0,2% (-36 mila). Il calo riguarda sia i dipendenti (-26 mila) sia gli indipendenti (-10 mila). Il tasso di occupazione diminuisce di 0,1 punti percentuali, arrivando al 56,5%. Su base annua l’occupazione cresce dello 0,9% (+192 mila persone occupate) e il tasso di occupazione di 0,6 punti».

Per fronteggiare l’emergenza disoccupazione è intervenuta l’Unione Europea che ha stanziato un fondo per aiutare i Giovani europei e garantire loro un cammino formativo e lavorativo. I giovani di età compresa tra i 15 e i 29 anni (iscritti o meno ai servizi per l’impiego) –  dopo aver attivato la partecipazione (compilando e inviando un modulo) sul portale http://www.garanziagiovani.gov.it – riceveranno una mail con la conferma e i dati di registrazione. Entro 60 giorni dall’adesione, si verrà contattati dalla Regione e indirizzati ad uno sportello dei Servizi per l’Impiego (Centro per l’Impiego-CPI, Agenzia per il lavoro o altro Ente accreditato per i Servizi al Lavoro) dove definire un percorso personalizzato per la collocazione nel mondo del lavoro o in ambito formativo. Si può aderire al Programma Garanzia Giovani anche rivolgendosi direttamente ai Servizi per l’Impiego.

Azione congiunta Stato (Ministero del Lavoro) – Regione – Ue

Il Programma Garanzia Giovani richiede una strategia concorde e condivisa tra Stato e Regioni affinché si possa realizzare un lavoro unico su tutto il territorio. I soggetti coinvolti e interessati? Sicuramente le pubbliche amministrazioni, i servizi per l’impiego, i centri di orientamento professionale. Ma anche gli istituti di istruzione e formazione, le imprese, i datori di lavoro e i sindacati. Dalla loro sinergia, si potrà attivare un buon sistema di garanzia, ma saranno le Regioni ad avere funzione di coordinamento e saranno loro a rendere disponibili  le misure del Programma  ed adottare un proprio piano attuativo per spiegare quali misure verranno avviate sul territorio coerentemente con il programma nazionale. I Servizi pubblici per l’impiego accreditati, invece, si occuperanno dell’accoglienza, dell’orientamento e del riconoscimento delle potenzialità dei giovani e insieme a loro, individueranno un cammino allineato alle loro conoscenze, esperienze e attitudini. Il Ministero del Lavoro, infine, definirà il Piano nazionale e individuerà la rete dei Servizi per l’Impiego.

È indubbio che, una maggiore collaborazione tra le parti interessate creerà valore aggiunto, senza richiedere l’uso di enormi fondi.

Come aderire al programma Garanzia Giovani

Possono aderire tutti i giovani d’età compresa tra i 15 e i 29 anni, residenti in Italia (cittadini comunitari o stranieri extra UE, ma regolarmente soggiornanti) e che oggi vengono definiti NEET, cioè “Not in Education, Employment or Training”: non iscritti a scuola né all’università, che non lavorano e non seguono corsi di formazione, stage o aggiornamento professionale.

In Italia se ne contano oltre due milioni ed hanno tutti  dei profili diversi ma molto problematici.

Un’agevolazione per chi desidera aderire al programma: i giovani potranno selezionare una o più Regioni (o Provincia Autonoma) presso le quali avvalersi delle opportunità inserite nel Programma; e la Regione potrà essere diversa da quella in cui si è domiciliati.

Finanziamenti

Sul sito della Commissione Europea, si legge: «L’UE integrerà la spesa nazionale a favore di questi sistemi mediante il Fondo sociale europeo e i 6 miliardi di euro dell’iniziativa per l’occupazione giovanile»

 

Info: Garanzia Giovani