Contributi pensione: arriva la Totalizzazione dei Contributi

Ecco le istruzioni per arrivare prima alla pensione in caso di versamenti contributivi effettuati da più datori di lavoro

In caso di lavori saltuari presso diversi datori di lavoro è possibile riunire i contributi pensione versati nei vari anni con il meccanismo predisposto dall’INPS.
Al giorno d’oggi la parola pensione fa molta paura a coloro i quali sentono avvicinarsi il sospirato momento dopo anni e anni di sacrifici, e ciò per via delle modifiche alla normativa previdenziale che vengono introdotte ogni anno dai vari Governi in carica.

Il traguardo pensionistico appare ancora più lontano per quei soggetti che hanno prestato la loro attività lavorativa presso più datori di lavoro e che quindi si ritrovano ad aver versato i contributi pensione INPS in diverse casse, gestioni o fondi previdenziali. Ebbene per questa categoria di soggetti l’INPS ha previsto un meccanismo chiamato totalizzazione dei contributi che consente a tali soggetti di acquisire il diritto ad un’unica pensione sia essa di vecchiaia, di anzianità o di altro tipo, mediante il cumulo dei contributi per la pensione. Tale meccanismo è totalmente gratuito.

Soggetti beneficiari

Possono richiedere la totalizzazione dei contributi per la pensione tutti i lavoratori dipendenti ma anche i lavoratori autonomi ed i liberi professionisti. I soggetti che maggiormente ricorrono a tale strumento sono i lavoratori parasubordinati come i collaboratori a progetto ed i vecchi co.co.co.
La totalizzazione è possibile per ottenere un’unica pensione da parte di coloro che risultano iscritti:

  • a due o più forme di assicurazione obbligatoria per l’invalidità, la vecchiaia ed i superstiti;
  • alle forme sostitutive, esclusive ed esonerative dell’assicurazione generale obbligatoria;
  • alla gestione separata dei lavoratori parasubordinati;
  • al fondo di previdenza per il clero secolare e per i ministri del culto delle confessioni religiose diverse da quella cattolica;
  • ad altre forme pensionistiche obbligatorie o ad appositi albi ed elenchi gestiti da Enti previdenziali privati.

Anche i superstiti dell’assicurato possono richiedere la pensione purché quest’ultimo sia deceduto prima di aver maturato i requisiti del diritto alla pensione.

Condizioni per la totalizzazione dei contributi pensione

Per poter presentare la domanda ed accedere alla totalizzazione dei contributi pensione il soggetto interessato non deve essere beneficiario di una pensione erogata da una delle casse o gestioni interessate dal cumulo dei contributi. Inoltre non è più necessaria un’anzianità contributiva di almeno tre anni, poiché il decreto legge 201/2011 lo consente. È invece indispensabile non aver richiesto ed accettato la ricongiunzione dei periodo assicurativi ai sensi della legge 29/1979 e della legge 45/1990.

Tipologie di pensioni richieste

Con la totalizzazione possono essere richieste nel 2016 le seguenti tipologie di pensione:
1. pensione di vecchiaia: con almeno 65 anni e 7 mesi di età anagrafica e almeno 20 anni di contribuzione ed occorre inoltre attendere l’apertura della finestra mobile di 18 mesi;
2. pensione di anzianità o anticipata: non si tiene conto dell’età anagrafica del richiedente ma soltanto dei contributi versati che devono essere di almeno 40 anni e 7 mesi ed occorre attendere l’apertura della finestra mobile di 21 mesi;
3. pensione di inabilità: spetta al lavoratore che si trova nell’assoluta e permanente impossibilità di svolgere qualsiasi lavoro e che matura i requisiti di assicurazione e di contribuzione richiesti dal fondo pensionistico in cui risulta iscritto al momento della sua inabilità;
4. pensione superstiti o indiretta: spetta al familiare superstite purché il l’assicurato sia deceduto prima di aver acquisito il diritto alla pensione ed abbia maturato i requisiti di assicurazione e di contribuzione richiesti dalla forma pensionistica in cui era iscritto prima del decesso.

Presentazione della domanda

La domanda di totalizzazione va presentata all’ultimo Ente previdenziale a cui risulta o risultava iscritto il lavoratore. Vanno indicati nella domanda tutti gli Enti presso i quali sono stati versati i contributi delle diverse attività lavorative. Una volta terminate le pratiche burocratiche e verificato il possesso dei requisiti, l’INPS pagherà l’assegno pensionistico. Dal 2016 anche i cittadini dell’Unione Europea ed extracomunitari in possesso del permesso di soggiorno ed i rifugiati in possesso dei requisiti possono accedere al meccanismo della totalizzazione.

Info: INPS