La legge 5 febbraio 1992 n. 104, nota come legge 104/92 per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone portatrici di handicap, ha da sempre comportato delle agevolazioni fiscali adeguate alla situazione famigliare e lavorativa dell’ invalido e del portatore di handicap.
Dopo tagli, introduzioni, percentuali che salgono altre che scendono, le agevolazioni per la Legge 104 sono arrivate a un loro decalogo.
Le agevolazioni fiscali per i disabili e i loro familiari sono molteplici e vanno dai familiari a carico, ai veicoli, alle spese sanitaria, all’assistenza personale fino all’abbattimento delle barriere architettoniche.
Procediamo con ordine. Sia gli invalidi, coloro che hanno una riduzione della capacità lavorativa, sia i portatori di handicap, coloro che presentano una condizione di svantaggio, hanno diritto a differenti agevolazioni e benefici, differenziati a seconda della percentuale di disabilità riconosciuta e della gravità dell’handicap. A decidere il grado percentuale e la gravità è una commissione di medici specializzata.
Il congedo parentale retribuito, previsto per tutti i genitori, si prolunga fino a tre anni nel caso in cui uno dei figli (o più di uno) minorenne sia disabile o portatore di handicap. La retribuzione è pari al 30%, e, in alternativa, il genitore può usufruire o di tre giorni mensili di permesso retribuiti o di due ore di permesso giornaliero.
Il familiare che assiste un figlio portatore di handicap gode di tre giorni di permesso mensile retribuito, oltre il congedo parentale, fruibile anche frazionatamente in due ore giornaliere.
Il congedo straordinario retribuito può essere richiesto dal coniuge del portatore di handicap (a seguire i genitori, i figli, i fratelli e le sorelle, e i parenti o affini sino al terzo grado, a condizione che siano conviventi), ed ha la durata massima di due anni all’interno di tutta la durata della vita lavorativa.
Il lavoratore invalido gode, come beneficio, della pensione anticipata. Chi presenta una percentuale pari o superiore al 75% di invalidità ha diritto a due mesi annuali di contributi figurativi aggiuntivi, tutto questo per raggiungere anticipatamente la pensione, ma attenzione, l’anticipo è solo di cinque anni massimo.
Il lavoratore invalido con una percentuale pari o superiore all’80% può accedere alla pensione di vecchiaia anticipatamente, con 60 anni di età per gli uomini e 55 anni di età per le donne.
Anche sulla sede di lavoro, il trasferimento di sede e il lavoro notturno i portatori di handicap, gli invalidi e i loro famigliari beneficiano di agevolazioni: hanno il diritto di scelta della sede lavorativa, tranne nei casi in cui ci siano esigenze particolari dell’azienda; non possono essere trasferiti in altre sedi lavorative contro la loro volontà; chi beneficia della legge 104 (solo per i lavoratori) non può essere adibito, contro la propria volontà, al lavoro notturno. Ciliegina sulla torta, i portatori di handicap gravi e i famigliari che lo assistono possono rifiutarsi di lavorare le domeniche e i giorni festivi.
I titolari della legge 104 potranno altresì avvalersi della trasformazione, qualora richiesta dagli stessi, del contratto lavorativo da full time a part time.
Per quanto riguarda i veicoli e le agevolazioni a essi connessi si porta uno spiraglio di buone notizie.
Relativamente all’acquisto di veicoli per disabili, la legge prevede i seguenti benefici:
- detrazione dall’Irpef del 19% del costo dell’auto (sino a 18.075,99 Euro); la detrazione deve essere indicata nel 730 o Modello Unico, e può essere effettuata in un’unica soluzione o in 4 quote annuali;
- Iva al 4% sull’acquisto dell’auto;
- esenzione perpetua dal bollo auto;
- esonero dall’imposta di trascrizione sui passaggi di proprietà.
Inoltre vi è la detrazione delle spese sanitarie per i disabili, che dà diritto a una detrazione del 19% dall’Irpef, per:
- acquisto di mezzi d’ausilio alla deambulazione;
- spese mediche specialistiche a favore del disabile;
- acquisto di apparecchi correttivi, poltrone per inabili e minorati e di ulteriori ausili specifici.
Le spese per l’eliminazione delle barriere architettoniche sostenute dal disabile o dalla famiglia rientrano tra le spese per interventi di ristrutturazione edilizia, agevolabili con la detrazione Irpef del 50%, rientrano:
- ascensori;
- montacarichi;
- realizzazione di strumenti atti a favorire la mobilità interna ed esterna delle persone portatrici di handicap grave;
- elevatore esterno all’abitazione;
- sostituzione di gradini con rampe, sia negli edifici che nelle singole unità immobiliari sempre questi stessi interventi non siano configurarsi come interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria.
Per i più tecnologici e sempre all’avanguardia arriva la detrazione dell’19% dell’Irpef su pc, fax, modem, tablet, telefoni, etc.( apparecchiature utili a facilitare la comunicazione, l’accesso all’informazione ed alla cultura, l’elaborazione scritta o grafica) e dell’applicazione dell’Iva agevolata al 4%.
Infine, ma non per questo meno importante, tra le agevolazioni ricordiamo i benefici per l’acquisto ed il mantenimento di un cane guida, l’esenzione dalla tassa sulle imbarcazioni, la franchigia (pari a 1.500.000 Euro) sull’imposta sulle successioni e le donazioni l’aliquota Iva al 4% per l’acquisto di prodotti editoriali specifici.
Info: INPS