Quattro bandi per la pesca in Calabria a favore di interventi finalizzati all’aumento della competitività delle PMI del settore in un’ottica di salvaguardia del mare e dell’ambiente.
Migliorare la competitività delle PMI che operano nel settore della trasformazione e dell’acquacoltura e sostenere la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio e ad alta efficienza energetica: questi gli obiettivi tematici chiave fissati nel Quadro Strategico Comune per la programmazione 2014/2020 del Fondo Europeo per la politica Marittima e della Pesca (FEAMP), cui la Regione Calabria ha dato attuazione mediante la recente pubblicazione di quattro bandi regionali:
- bando di attuazione della misura 5.69 (Trasformazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura), che, con oltre 4,1 milioni di risorse, punta alla promozione della competitività delle aziende che operano nel settore della pesca e dell’acquacoltura, attraverso la realizzazione di investimenti finalizzati al risparmio energetico, alla riduzione dell’impatto ambientale e al miglioramento della sicurezza, dell’igiene e delle condizioni di lavoro;
- bando di attuazione della misura 1.41 (Efficienza energetica e mitigazione dei cambiamenti climatici), il quale si propone di mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici e di migliorare l’efficienza energetica dei pescherecci attraverso la sostituzione o l’ammodernamento di motori principali o ausiliari, disponendo a tal fine di oltre 185 mila euro a supporto;
- bando di attuazione della misura 1.43 (Porti, luoghi di sbarco, sale per la vendita all’asta e ripari di pesca), il quale, potendo contare su oltre 3,4 milioni di euro di risorse disponibili, si caratterizza per voler incrementare la qualità, il controllo e la tracciabilità dei prodotti sbarcati, mediante il sostegno agli investimenti volti a migliorare le infrastrutture preesistenti, accrescendone l’efficienza energetica e migliorando la sicurezza e le condizioni di lavoro;
- bando di attuazione della misura 2.48 (Investimenti produttivi destinati all’acquacoltura), che, con oltre 5,4 milioni di euro a supporto, propone il finanziamento di investimenti produttivi per il settore acquacoltura, in particolare favorendo la diversificazione della produzione, da attuarsi anche attraverso l’utilizzo in allevamento di specie di riferimento territoriale non alloctone.
Ognuno di questi bandi presenta la propria specifica regolamentazione, pertanto si rimanda alla loro integrale lettura per quanto concerne specificamente i requisiti di ammissibilità per presentare domanda, le spese ammesse e non ammesse a contributo, l’entità del contributo erogabile e la documentazione richiesta ai fini di partecipazione; di seguito vi comunichiamo le informazioni principali attinenti ciascuno di essi.
Indice
A chi si rivolgono i bandi pesca della Calabria?
Possono presentare domanda di contributo:
- per le misure 5.69 e 2.48 le Micro, Piccole e Medie Imprese o imprese diverse dalle PMI (ma solo attraverso gli strumenti finanziari di cui al Titolo IV della Sezione 2 del Reg.(UE) 1303/2013), che esercitino l’attività di “Acquacoltura in acqua di mare, salmastra o lagunare e servizi connessi” e/o “Acquacoltura in acque dolci e servizi connessi”;
- per la misura 1.41 possono presentare domanda i proprietari o gli armatori (previo consenso del proprietario) di imbarcazioni da pesca, che risultino iscritte nel Registro comunitario delle navi da pesca ed in uno dei Compartimenti marittimi della Regione Calabria alla data di pubblicazione del bando;
- per la misura 1.43 le imprese operanti nel settore della pesca e dell’acquacoltura o le imprese di servizi per il medesimo settore; Enti pubblici; Autorità portuali; altri organismi designati a tale scopo; imprese operanti nel settore della pesca e dell’acquacoltura; imprese di servizi per il settore della pesca e dell’acquacoltura.
Di cosa trattano i bandi pesca della Calabria?
a) Misura 5.69 – Trasformazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura
Tale bando supporta gli investimenti volti a innovare sia le strutture che i processi produttivi dell’impresa, prevedendo, al contempo, la possibilità di realizzare impianti per lavorare sottoprodotti derivanti da attività di trasformazione principale, prodotti dell’acquacoltura biologica e prodotti provenienti da catture commerciali che non possono essere destinate al consumo umano. Sono, inoltre, ammessi investimenti che portano a prodotti, processi e sistemi di gestione e di organizzazione nuovi o migliorati.
Ai fini d’ammissibilità, gli investimenti devono avere ad oggetto interventi da attuare sul territorio regionale.
A copertura delle spese ammissibili (le cui principali categorie riguardano i costi sostenuti per l’attuazione dell’operazione, quali, ad esempio, acquisto attrezzature e/o ammodernamenti, dispositivi di sicurezza, adeguamenti strutturali ecc.), verrà erogato un contributo pari al:
- 50% per le PMI (contributo max 700 mila euro);
- 80% per le micro imprese che esercitano l’attività di pesca costiera artigianale, ovvero quella praticata da natanti di lunghezza inferiore ai 12 metri LFT, con stazza inferiore ai 15 GT, abilitati alla pesca entro le 12 mn dalla costa e non in possesso di licenza per attrezzi trainati (contributo max 100 mila euro);
- 30% per le imprese con meno di 750 dipendenti o con fatturato inferiore ai 200 milioni di euro (contributo max 700 mila euro).
b) Misura 1.41 – Efficienza energetica e mitigazione dei cambiamenti climatici
Con questo bando la Calabria disciplina l’assegnazione di contributi per la realizzazione di interventi di sostituzione o di ammodernamento di motori principali o ausiliari riguardanti pescherecci:
- di lunghezza fuori tutto fino a 12 metri, a condizione che il nuovo o modernizzato motore non abbia più capacità in kW rispetto al motore da sostituire;
- di lunghezza fuori tutto tra 12 e 18 metri, a condizione che la capacità in kW del nuovo o modernizzato motore sia di almeno il 20% inferiore a quella del motore da sostituire;
- di lunghezza fuori tutto tra 18 e 24 metri, a condizione che la capacità in kW del nuovo o modernizzato motore sia di almeno il 30% inferiore a quella del motore da sostituire.
A copertura delle spese sostenute (c.d. spese ammissibili), è prevista l’erogazione di un contributo pari al:
- 50% per proprietari e gli armatori di imbarcazioni da pesca;
- 80% per gli interventi connessi alla pesca costiera artigianale (v. sopra).
L’ammontare massimo del contributo pubblico concedibile per singolo progetto non può comunque eccedere i 18 mila euro.
c) Misura 1.43 – Porti, luoghi di sbarco, sale per la vendita all’asta e ripari di pesca
Allo scopo di incentivare l’adeguamento delle infrastrutture preesistenti, così favorendo una maggiore competitività della filiera ittica, e ridurre l’impatto ambientale, con questo bando la Calabria mira a finanziare interventi volti a:
- migliorare le infrastrutture dei porti di pesca, delle sale per la vendita all’asta, dei siti di sbarco e dei ripari di pesca;
- investimenti destinati a strutture per la raccolta di scarti e rifiuti marini;
- investimenti nei porti, nelle sale per la vendita all’asta, nei luoghi di sbarco e nei ripari di pesca;
- investimenti finalizzati alla costruzione o all’ammodernamento di piccoli ripari di pesca.
Sono ammessi solo interventi destinati ad essere attuati all’interno del territorio della Regione Calabria e riguardanti strutture preesistenti (non costruzioni ex novo).
A copertura del totale delle spese ammesse (le cui principali categorie riguardano i costi sostenuti per la realizzazione dell’intervento finanziato), è prevista l’erogazione di un contributo pari al:
- 100%, nel caso di Organismo di diritto pubblico o un’impresa incaricata della gestione di servizi di interesse economico generale;
- 80%, nel caso di interventi connessi alla pesca costiera artigianale;
- 75%, nel caso di interventi attuati da organizzazioni di produttori, associazioni di organizzazioni di produttori o organizzazioni interprofessionali;
- 60%, nel caso di interventi attuati da organizzazioni di pescatori o da altri beneficiari collettivi;
- 50%, nel caso di PMI;
- 30%, nel caso di Imprese con meno di 750 dipendenti o fatturato inferiore a 200 milioni di euro.
L’ammontare massimo del contributo pubblico concedibile non può comunque superare 1 milione di euro.
d) Misura 2.48 – Investimenti produttivi destinati all’acquacoltura
In un’ottica di rafforzamento della competitività e della redditività del settore dell’acquacoltura, questo bando prevede l’erogazione di contributi a supporto della realizzazione dei seguenti interventi:
- investimenti produttivi;
- ammodernamento delle unità di acquacoltura, compreso il miglioramento delle condizioni di lavoro e di sicurezza dei lavoratori del settore dell’acquacoltura.
Sono altresì ammessi investimenti riguardanti le imbarcazioni di servizio con licenza di pesca di quinta categoria, asservite all’impianto e utilizzate in acquacoltura, e gli investimenti relativi alla vendita diretta dei prodotti aziendali, quando tale vendita formi parte integrante dell’impresa.
Le principali categorie di spese ammissibili a contributo, riguardano la costruzione e/o ampliamento o miglioramento degli impianti, ivi comprese le imbarcazioni di servizio; acquisto di macchinari e attrezzature per impianti; spese per il miglioramento delle condizioni d’igiene e sanitarie, delle condizioni ambientali, dei sistemi di produzione anche attraverso l’adozione di innovazioni tecnologiche; opere murarie; etc.
A copertura del totale delle spese ammesse, è prevista l’erogazione di un contributo pari al:
- 50%, per le PMI (importo max 1 milione per progetto);
- 30% per imprese con meno di 750 dipendenti o fatturato inferiore a 200 milioni di euro (importo max 700 mila euro per progetto).
Come presentare domanda per i bandi pesca della Calabria?
La domanda di contributo deve essere redatta secondo il modello indicato da ciascun bando, insieme a tutta la documentazione richiesta, e inviata per P.E.C. all’indirizzo entro l’11 novembre 2017.
Le opportunità messe a disposizione del settore della pesca e dell’acquacoltura con i bandi qui delineati sono tante. Consulta attentamente ciascun bando, avvalendoti dell’assistenza di un Consulente esperto, e scegli il progetto (o i progetti) più adatto/i alle esigenze della tua impresa o della tua attività.