Agevolazioni per le nuove imprese italiane

È stato finalmente pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del Ministero dello Sviluppo Economico che mette a disposizione delle nuove imprese italiane nuove agevolazioni sotto forma di finanziamenti a tasso zero.

Soggetti beneficiari

I destinatari delle agevolazioni sono le micro e piccole imprese dell’intero territorio nazionale costituite da non oltre un anno dalla data di presentazione della domanda, nella veste giuridica di società, comprese le cooperative. È, altresì, fondamentale che i soci di codeste società siano prevalentemente giovani di età compresa tra i 18 ed i 35 anni o persone di sesso femminile con qualsiasi età anagrafica. Il termine prevalentemente vuol dire che tali soggetti devono avere la maggioranza numerica e la maggioranza delle quote di partecipazione nella società.

Progetti finanziabili

Gli investimenti ammissibili alle agevolazioni possono riguardare:

  • la produzione di beni nel settore industria ed artigianato;
  • la trasformazione di prodotti agricoli;
  • il commercio ed il turismo, in generale;
  • la fornitura di servizi in qualsiasi settore merceologico;
  • la filiera turistico-culturale, ambientale e paesaggistica;
  • l’innovazione sociale, ovvero la produzione di beni o la fornitura di servizi che creano relazioni sociali o soddisfano fabbisogni sociali.

Spesa ammissibile

Le spese non possono superare il limite di 1.500.000 euro, sostenute dopo la presentazione della domanda. Esse possono essere relative a:

  • suolo aziendale;
  • fabbricati, opere edili e ristrutturazioni di immobili preesistenti;
  • software;
  • macchinari, impianti ed attrezzature;
  • brevetti, licenze e marchi.

Agevolazione prevista

Finanziamento a tasso zero fino al 75% dell’imponibile delle spese ammissibili, da rimborsare in otto anni.

Presentazione delle domande

Per la presentazione delle domande consultare i siti internet dei soggetti gestori: Invitalia e il Ministero dello Sviluppo Economico.

                                                                                                                 

Fonte: GURI n. 206 del 5 settembre 2015