Tra le molte misure presenti nella nuova Legge di Stabilità 2016, ed in particolar modo tra quelle destinate alle imprese presenti sul nostro territorio, merita di essere menzionato il cosiddetto bonus investimenti, chiamato anche super ammortamento.
Come tutte le nuove misure, sono tanti gli aspetti da chiarire o ancora in fase di definizione, ma cerchiamo ugualmente di capire come funziona e quali sono i vantaggi finali per le imprese.
In parole semplici viene consentito alle imprese che effettuano investimenti in beni strumentali nuovi, cioè in beni che sono necessari al processo produttivo quali impianti, macchinari ed attrezzature in genere, ad eccezione dei fabbricati e dei capannoni, ad applicare una percentuale extra di ammortamento, in aggiunta a quella ordinaria. Chiariamo subito che con il termine ammortamento di un bene si intende quel «processo mediante il quale il suo costo di acquisto viene ripartito in più anni, per il semplice fatto che il bene stesso fornisce la propria utilità all’interno dell’impresa per più esercizi».
Ciascun bene, a seconda della tipologia di attività svolta dall’impresa, ha un proprio coefficiente, o meglio una propria percentuale di ammortamento riscontrabile nel Decreto Ministeriale 31/12/1988. Così, ad esempio, se un computer che acquistiamo per 2.000 euro ha un coefficiente del 20%, vuol dire che darà la sua utilità per 5 anni e l’impresa dedurrà il 20% del suo costo, cioè 400 euro, per ciascuno dei 5 anni di vita utile previsti.
Quindi un coefficiente maggiorato dell’ammortamento si traduce in una maggiore ed immediata deduzione per le imprese, quindi una minor base imponibile IRES e, in definitiva, meno imposte da pagare.
I punti in sospeso della misura da definire da parte del Governo sono i seguenti:
- Durata – Le opzioni allo studio sono due: applicare il bonus soltanto per l’intero anno solare 2016 o, in alternativa, estendere il periodo agevolabile, comprendendo anche l’ultimo trimestre del 2015; quest’ultima opzione sembra preferibile per non rischiare un calo di investimenti in quest’ultimi mesi dell’anno in corso.
- Soggetti beneficiari – Al momento sembrano non trovare posto tra i possibili beneficiari i titolari di reddito di lavoro autonomo ovvero i professionisti. Si tratta di una esclusione inspiegabile vista la necessità, anche per tale categoria, di investire soprattutto in macchine elettroniche d’ufficio.
- Misura del beneficio – Si discute su un possibile intervallo di extra ammortamento che oscilla tra il 10% ed il 40% del costo del bene strumentale acquistato.
- Tipologia di beni – È la questione meno incerta e più vicina alla versione definitiva. L’unica esclusione dovrebbe riguardare gli immobili, nonostante, ad esempio, anche i capannoni industriali vengano utilizzati nel processo produttivo.
È chiaro che le limitazioni ed i vincoli sopra elencati, imposti alla misura agevolativa in questione, derivano dal fatto che le risorse finanziarie a disposizione non sono tante e vanno ragionevolmente e prudenzialmente dosate.
Dal punto di vista pratico, l’agevolazione del super ammortamento non sarà riscontrabile nel bilancio dell’impresa bensì nella dichiarazione dei redditi relativa all’anno in cui è avvenuto l’acquisto del bene. Più precisamente, sarà introdotto nel quadro di determinazione dell’imponibile IRES un rigo tra le variazioni in diminuzione in cui inserire il valore dell’ammortamento extra.
Non si tratterà quindi di un’agevolazione sotto forma di credito d’imposta investimenti da compensare nel modello di pagamento F24, bensì un più diretto ed immediato abbattimento della base imponibile sulla quale calcolare l’imposta.
In attesa dell’approvazione definitiva della Legge di Stabilità e del successivo decreto di attuazione della misura, oltre agli eventuali chiarimenti sugli aspetti pratici da parte dell’Agenzia delle Entrate, le imprese possono iniziare a valutare un’attenta e seria programmazione degli investimenti in beni nuovi da effettuare nei mesi seguenti.
Info: Legge di Stabilità 2016