Nuovi contributi all’editoria in versione digitale.
Con l’istituzione del Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione, i contributi all’editoria vengono ampliati verso quei soggetti che operano anche nel settore dell’editoria digitale.
La camera ha recentemente approvato il disegno di legge per il sostegno pubblico all’informazione. Difatti secondo quanto stabilito da quest’ultimo, il Fondo si propone di agevolare (facendo affidamento al postulato dell’articolo 21 della Costituzione in materia di diritti, libertà, indipendenza e pluralismo dell’informazione), l’innovazione dell’offerta informativa, quella dei mercati di riferimento e inserisce tra i soggetti destinatari dei contributi all’editoria le testate digitali.
A chi si rivolge?
I destinatari dei contributi sono:
- le imprese editrici che esercitano esclusivamente un’attività informativa autonoma e indipendente, di carattere generale. Queste devono essere organizzate in forma di cooperative, enti senza scopo di lucro o imprese che esercitano da almeno 3 anni, prima dell’entrata in vigore del disegno di legge, attività editoriale quotidiana e periodica e il cui capitale sia in misura maggiore appartenete ad enti no profit;
- le imprese editrici di quotidiani e periodici espressione delle minoranze linguistiche;
- le imprese che si occupano di editoria per non vedenti e per ipovedenti;
- le imprese editrici di quotidiani e di periodici italiani in lingua italiana editi e diffusi all’estero o editi in Italia e diffusi maggiormente all’estero;
Nel Fondo per il pluralismo, quale nuovo strumento per erogare contributi all’editoria, vanno a confluire le risorse statali destinate alle varie forme di sostegno all’editoria quotidiana e periodica, quelle destinate all’emittenza radiofonica e televisiva in ambito locale, una quota di maggiori entrate del canone Rai e le somme derivanti dal contributo del 0,1 % dei concessionari pubblicità.
Quali requisiti per ottenere i contributi per l’editoria?
I requisiti per accedere ai contributi per l’editoria:
- due anni di costituzione dell’impresa editrice e di edizione della testata;
- regolare adempimento degli obblighi derivanti dal rispetto e dall’applicazione del contratto collettivo di lavoro, nazionale o territoriale, stipulato tra le organizzazioni o le associazioni sindacali dei lavoratori dell’informazione e delle telecomunicazioni e le associazioni dei relativi datori di lavoro, comparativamente più rappresentative;
- edizione in formato digitale dinamico e multimediale della testata per la quale si richiede il contributo, anche eventualmente in parallelo con l’edizione su carta;
- obbligo per l’impresa di dare evidenza, nell’edizione, del contributo ottenuto nonché di tutti gli ulteriori finanziamenti ricevuti a qualunque titolo;
Le domande per l’ammissione al sostegno pubblico all’editoria, sottoscritte dal legale rappresentante dell’impresa editrice, sono presentate, per via telematica, dal 1 al 31 gennaio dell’anno successivo a quello di riferimento del contributo, secondo le modalità pubblicate nel sito internet istituzionale del Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei ministri.
Info: Disegno di Legge