Sollecitare la realizzazione di reti di comunicazione elettronica a Banda Larga il cui credito d’imposta può, alternativamente, essere utilizzato nella dichiarazione dei redditi o in quella IRAP. Questo l’obiettivo dell’articolo 6 del decreto “Sblocca Italia” (D.L. n. 133/2014, convertito nella Legge n. 164/2014) e si tratta di una misura sperimentale. Le agevolazioni sono un credito d’imposta su Ires e Irap pari al 70% dell’investimento in banda larga fissa e mobile (compreso il satellite). Sono compresi nel programma di agevolazioni anche gli interventi infrastrutturali di backhaul relativi all’accesso primario e secondario attraverso cui viene fornito il servizio a banda ultralarga all’utente.Il decreto entra nel dettaglio su costi minimi, tempi di realizzazione, dati utili per gli operatori intenzionati ad investire.
L’agevolazione spetta alle imprese che realizzino nuovi interventi infrastrutturali con le seguenti caratteristiche:
- per essi non devono essere previsti contributi pubblici a fondo perduto;
- devono essere realizzati sulla rete di accesso a Banda ultralarga, attraverso cui viene fornito lo stesso tipo di servizio all’utente;
- devono essere nuovi e non già previsti in programmi industriali o finanziari già esistenti alla data di entrata in vigore della legge di conversione;
- devono essere idonei ad assicurare il servizio a banda larga a tutti gli abitanti dell’area coinvolta;
- devono soddisfare gli obiettivi di pubblico interesse previsti dall’Agenda Digitale Europea;
- siano di importo non inferiore a 200 mila euro in caso di Comuni con popolazione inferiore ai 5 mila abitanti, a 500 mila euro per Comuni con popolazione compresa tra 5 mila e 10 mila abitanti e a 1 milione di euro in caso di Comuni con popolazione superiore ai 10 mila abitanti.
Fonte: L.11 novembre 2014, n.164, G.U.R.I ; 11 novembre 2014, n.262 S.O.