Se prima dell’inizio della crisi, il mercato nazionale era sufficiente fonte di profitto per le aziende, ai giorni nostri diventa di fondamentale importanza per le imprese aumentare l’esportazione e pianificare una corretta internazionalizzazione. A tale scopo il Ministero dello Sviluppo Economico eroga contributi per dieci milioni di Euro d’assegnare sotto forma di voucher alle micro, piccole e medio imprese, per consentirne la internazionalizzazione grazie all’assunzione di una particolare figura professionale: il Temporary Export Manager.
Vediamo insieme di capire cosa significa internazionalizzazione di un’azienda, chi è il Temporary Export Manager, chi sono i beneficiari, quanto vale il voucher, e com’è possibile farne richiesta.
Internazionalizzazione
È un processo grazie al quale le imprese si affacciano da una finestra che va al di là dei confini nazionali, iniziando a produrre, esportare, acquistare o trovare fonti di finanziamento all’estero. Grazie a questo processo le aziende iniziano ad operare anche su mercati esteri relazionandosi con imprese, consumatori e istituzioni estere, aumentando così la propria capacità d’import ed export, diventando più competitive.
Temporary Manager
In generale si ricorre alla figura del manager a tempo, in alcuni frangenti che potremmo definire critici nella vita di un’azienda – sia negativi che richiedono manovre di riequilibrio, sia positivi quali ad esempio crescita, o sviluppo di nuovi business – al fine di gestire al meglio i cambiamenti. Il Temporary Manager concorda con i proprietari i traguardi da raggiungere, e si occupa di progettare e realizzare gli interventi necessari al raggiungimento degli obiettivi, dopo un attenta analisi. Fatta questa premessa è facile capire che il Temporary Export Manager cioè il manager a tempo dell’esportazione, è una figura specializzata nel realizzare interventi volti all’internazionalizzazione. In generale il lavoro è svolto da un team di manager, che segue fino a nove imprese, ed i consulenti che si spostano quotidianamente, sono caratterizzati da una buona capacità di vendita, eccellente conoscenza di almeno due lingue, un’elevata flessibilità e un’innata capacità a gestire lo stress.
Beneficiari
L’agevolazione è indirizzata alle MPMI, costituite in società di capitali o in forma di cooperativa, ed alle Reti d’imprese. Il requisito richiesto è che le aziende abbiano fatturato cinquecentomila Euro, in uno dei tre anni precedenti. Sono escluse dal vincolo del fatturato minimo le Start-up iscritte nella sezione speciale del Registro delle imprese. Inoltre per poter ottenere il beneficio l’impresa deve presentare un progetto di un minimo di tredicimila Euro, ed intervenire finanziariamente con almeno tremila Euro. Il valore del voucher è di diecimila euro a fondo perduto, e viene corrisposto alle aziende che inseriscono in organico la figura del Temporary Export Manager per almeno sei mesi. Le aziende devono ricercare questi professionisti tra le società fornitrici di servizi inserite nell’elenco del ministero. I contributi verranno assegnati a saldo, in un’unica rata, dietro rendiconto della spesa affrontata, e in base all’ordine cronologico di ricezione delle richieste, fino ad esaurimento fondi.
Come far richiesta
Le imprese che possiedono i requisiti possono far richiesta del voucher tramite Exportvoucher – l’apposita piattaforma del MiSE – compilando la domanda che dovrà essere firmata in digitale, e presentata online. Alla domanda va inoltre allegato il contratto stipulato con la società accreditata che fornirà il Temporary Export Manager ai fini del processo di internazionalizzazione.
Info: Legge n. 164/2014