Prestazione occasionale: definizione, funzionamento e limiti del lavoro autonomo occasionale

Cos’è la prestazione occasionale? Quali principi la regolano? Quale regime fiscale deve rispettare? Chi può usufruirne e come. Di seguito una sintesi.

In un contesto economico estremamente flessibile, in un mercato del lavoro in continua evoluzione sempre più articolato e multiforme, nel corso degli anni hanno trovato riscontro e applicazione forme di lavoro frutto di diverse esigenze, è questo il caso della prestazione occasionale.

Che cos’è la prestazione occasionale?

Per prestazione occasionale si intende qualsiasi attività di lavoro caratterizzata dall’assenza di continuità, cioè un’attività non duratura nel tempo, e di coordinazione, ossia svolta al di fuori di un’azienda o comunque fuori da un ciclo produttivo. In virtù di tali caratteristiche risulta adottata perlopiù da giovani e da soggetti che, pur avendo già un lavoro, cercano di aumentare le proprie entrate con dei piccoli lavori saltuari.

Vantaggi e limiti

I vantaggi ed i limiti di tale forma di lavoro sono le due facce di una stessa medaglia, nel senso che sono riscontrabili entrambi nella natura dell’occasionalità, della sporadicità e nella mancanza di professionalità e continuità. Tutti questi elementi, infatti, concorrono da un lato a far sì che si possa svolgere una certa attività in un dato periodo senza particolari obblighi fiscali, ma dall’altro si corre il rischio di circoscrivere fortemente l’attività di lavoro autonomo all’interno della saltuarietà.

La disciplina sulla prestazione occasionale, introdotta nel 2003 (la cosiddetta Legge Biagi) è stata  abrogata dall’entrata in vigore del Decreto Legislativo 81/2015, parte del “Jobs Act” il quale ha riconosciuto come unica forma di prestazione occasionale quella che rispetta le regole stabilite dall’art. 2222 del Codice Civile, e cioè rientra nelle ipotesi in cui un soggetto si impegna, dietro corrispettivo economico, a compiere un’opera o un servizio senza vincolo di subordinazione nei confronti del committente, svolgendo l’attività in completa autonomia, senza alcuna continuità nella esecuzione delle prestazioni, senza alcun coordinamento con l’attività del committente e senza alcun inserimento funzionale nell’organizzazione aziendale.

Caratteristiche della prestazione occasionale sono:

  • libertà nella scelta delle modalità tecniche di esecuzione del lavoro da parte del lavoratore;
  • raggiungimento di un risultato;
  • compenso determinato in funzione dell’opera eseguita o del servizio reso e privo pertanto del carattere della periodicità;
  • assunzione del rischio economico da parte del lavoratore;
  • non necessariamente impiego di mezzi organizzati;
  • unicità e saltuarietà della prestazione: il lavoratore riceve un unico incarico, anche se l’assolvimento del medesimo richiede il compimento di una serie di atti in un certo arco temporale.

Adempimenti fiscali e previdenziali

Il soggetto che effettua la prestazione occasionale è tenuto a rilasciare al committente una ricevuta nella quale indica i dati personali, il corrispettivo lordo stabilito, la ritenuta d’acconto pari al 20% del compenso lordo e l’importo netto che verrà corrisposto dal committente.

La ritenuta d’acconto del 20% deve essere sempre applicata sul compenso lordo dovuto per la prestazione, in quanto si tratta di un acconto sulle imposte che il committente è tenuto a trattenere e versare per conto di colui che ha svolto la prestazione. La data della ricevuta deve essere quella in cui è stato ricevuto il compenso poiché ha la duplice funzione di certificare l’avvenuto pagamento della prestazione da parte del committente e allo stesso tempo rappresenta uno strumento utile al contribuente per la predisposizione della propria dichiarazione dei redditi.

Inoltre, trattandosi di una ricevuta non fiscale, il legislatore ha previsto l’apposizione sulla ricevuta di una marca da bollo da 2 euro laddove l’importo della prestazione sia superiore a 77,47 euro.

A fini fiscali, il reddito che deriva da prestazione occasionale rientra nella categoria dei “redditi diversi” e va indicato nella dichiarazione dei redditi. Laddove la somma annua non superi i 4.800 euro lordi si potrebbe essere esonerati da tale adempimento ma risulta conveniente invece presentare comunque la dichiarazione dei redditi poiché, nel caso in cui non ci siano altri redditi, si potrà richiedere il rimborso delle somme versate attraverso la ritenuta d’acconto.

A fini previdenziali è prevista una soglia di esenzione che è posta a 5 mila euro lordi per anno. Questo significa che se l’importo è minore o uguale a 5 mila euro è esente da contribuzione INPS/INAIL, mentre se è maggiore è soggetto alla contribuzione INPS, nella forma della gestione separata, fermo restando l’esenzione contributiva INAIL. L’iscrizione alla gestione separata comporta l’applicazione dei contributi previsti dal regime previdenziale dovuti in percentuale sul compenso percepito al netto delle spese sostenute. Il contributo dovuto è suddiviso per i 2/3 a carico del datore di lavoro e 1/3 a carico del lavoratore.

Chi non può svolgere attività secondo la prestazione occasionale?

In riferimento alle categorie di lavoratori e soprattutto dipendenti che non possono svolgere una seconda attività, assimilabile alla prestazione occasionale, risultano escluse tutte quelle riferibili a dipendenti pubblici, lavoratori professionisti correntemente iscritti all’albo, lavoratori che, per il loro lavoro, appartengono a commissioni o a qualunque organo amministrativo, pubblico o privato, ed infine sono esclusi anche tutti i lavoratori assunti in enti sportivi che hanno ottenuto un riconoscimento legale.

Alla luce di quanto indicato, la prestazione occasionale risulta essere un importante elemento di regolamentazione del mercato del lavoro, soprattutto per giovani che si avvicinano al mondo del lavoro e che possono inventarsi e sperimentare senza un eccessivo carico fiscale e previdenziale. Per avere maggiori informazioni e chiarimenti, vi consigliamo di consultare il sito dell’INPS o di recarvi presso il CAF a voi più vicino o al vostro commercialista di fiducia.