Energia rinnovabile. Nuovi incentivi per la green-economy

Quando la maggior parte di noi pensa ad energia elettrica pulita, sicuramente il primo pensiero va al fotovoltaico, oggetto in questi anni di sostanziosi incentivi, che ci hanno permesso di conoscere ed apprezzarne i vantaggi. Ma il MiSE con un nuovo decreto ancora in forma di bozza ci ricorda che il fotovoltaico non è l’unica soluzione per chi vuole energia pulita.

Eolico, idroelettrico, geotermico e impianti a biomasse, sono infatti alcune delle tecnologie prese in considerazione nella bozza del decreto, che prevede una serie di incentivi e modalità di accesso semplici, che promuovano l’efficacia, l’efficienza e la sostenibilità degli oneri di incentivazione, da destinare alle rinnovabili elettriche non fotovoltaiche. Per dare un’idea di quello che potrebbe essere il decreto definitivo, vediamo alcune delle misure previste nella bozza.

Gli accessi agli incentivi potranno avvenire: previa iscrizione in appositi registri, tramite la partecipazione di aste a ribasso, o con accesso diretto (in relazione al tipo, alle caratteristiche, ed alla potenza degli impianti).

Ad esempio è previsto l’accesso tramite iscrizione ai registri per:

  • i nuovi impianti;
  • impianti integralmente ricostruiti, riattivati,

ma solo nel caso in cui non venga superata la potenza di soglia (fissata in 5 MW per tutte le tipologie di fonte rinnovabile), in caso contrario l’accesso al meccanismo d’incentivazione sarà possibile partecipando a procedure competitive di aste al ribasso.

Mentre, è previsto l’accesso diretto agli incentivi per:

  • gli impianti eolici e alimentati dalla fonte oceanica di potenza fino a 60 kW;
  • gli impianti alimentati a biomassa di potenza fino a 200 kW e gli impianti alimentati a biogas di potenza fino a 100 kW.

Sono inoltre previste disposizioni specifiche per gli impianti alimentati da biomassa, biogas, e bioliquidi sostenibili. Per citare un esempio ricordiamo che secondo la bozza del decreto per gli impianti alimentati da bioliquidi sostenibili, l’accesso ai meccanismi di incentivazione è subordinato al rispetto alla verifica dei criteri di sostenibilità, da effettuarsi secondo apposita normativa.

Fonte: Mise