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Sport: “BUONE PRATICHE” contro la discriminazione

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Prende il via il concorso di integrazione sociale promosso dal CONI e dal Ministero del Lavoro, scadenza al 31 maggio 2015.
Questa cooperazione, per il secondo anno consecutivo, è un concreto strumento per contrastare forme di intolleranza e discriminazione razziale presenti anche nelle discipline sportive, valorizzando la “diversità” e favorendo l’inserimento dei giovani appartenenti ai flussi migratori avvenuti nel nostro Paese. Questo è l’obiettivo del percorso delle “Buone Pratiche”, nell’ambito del programma di azioni previste dal Progetto “Sport e Integrazione”.

Per partecipare all’iniziativa è necessario compilare, entro il 31 maggio, un apposito modulo disponibile sul sito ufficiale del Progetto (www.fratellidisport.it) dal quale è possibile anche consultare il regolamento del concorso e scaricare il Manifesto per conoscere i valori, gli obiettivi e le azioni del Progetto “Sport e Integrazione”. In alternativa è possibile reperire le stesse informazioni anche sul portale dell’Integrazione dei Migranti del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (www.integrazionemigranti.gov.it).

Possono partecipare:
– Gli Organismi riconosciuti da CONI (FSN, DSA, EPS, AB);
– I Gruppi Sportivi dei Corpi Militari e Civili;
– Le Associazioni sportive iscritte al registro CONI;
– Onlus iscritte all’anagrafe dell’Agenzia delle Entrate;
– Enti locali in partnerariato con Organismi sportivi territoriali o ASD;
– Altre forme di associazioni che hanno promosso iniziative o azioni in favore dell’integrazione attraverso lo sport.

I Progetti partecipanti, per essere ammessi, devono attribuire un ruolo centrale all’etica sportiva come veicolo di integrazione, al rispetto delle regole e all’applicazione dei Principi del Manifesto dello Sport e dell’Integrazione, quali la Fratellanza Sportiva e la Non Violenza, la Valorizzazione delle diversità e delle unicità, il Rispetto e la Consapevolezza del ruolo, il Rispetto delle regole e la Lealtà Sportiva, il Diritto allo Sport.

Saranno considerati “Buone Pratiche” i progetti che, oltre a rispettare i Principi di “Sport e Integrazione”, rispondano a determinate caratteristiche quantitative e qualitative, in base alle quali verranno individuate le “Buone Pratiche più virtuose”.

A livello quantitativo dovranno essere indicate e rispettate le seguenti caratteristiche: realizzazione del progetto negli ultimi tre anni (tra il 2012 e il 2015), numero di partecipanti coinvolti, territori ed enti coinvolti.
Dal punto di vista qualitativo invece, le caratteristiche sono: pertinenza rispetto ai temi di “Sport e Integrazione”, applicazione dei Principi del Manifesto, coinvolgimento di giovani provenienti da un contesto migratorio, inclusione e risultati sul territorio, soggetti coinvolti nelle azioni (istituzioni, associazioni, rappresentanti delle comunità straniere, ecc.).

Tutte le Buone Pratiche che avranno superato i criteri di ammissibilità saranno pubblicate sul sito www.fratellidisport.it e potranno partecipare alla fase di selezione, a cura del Comitato Tecnico-Scientifico di “Sport e Integrazione” affiancato da una apposita Commissione di valutazione.
Tra i migliori progetti selezionati, pubblicati nel “ Manuale delle Buone Pratiche”, saranno individuate le 12 “Buone Pratiche più virtuose”, quelle cioè che meglio avranno rappresentato e diffuso i valori di “Sport e Integrazione”, a cui sarà riservata una ampia visibilità sui media nazionali, con il sostegno di media partnership, la pubblicazione sul sito del CONI e sul portale dell’Integrazione dei Migranti del Ministero e, infine, la possibilità di godere di un grande momento di visibilità durante il Workshop nazionale “Sport e Integrazione: le Buone Pratiche”, in programma nel mese di ottobre.

MANUELA MARCHESE

Fonte: www.fratellidisport.it

 

 

 

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