Risarcimento danni da buche stradali, un breve vademecum per tutelare al meglio i nostri diritti

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Buche e strade colabrodo sono una realtà tristemente nota a pedoni e automobilisti, specie quando anche il maltempo decide di metterci lo zampino. Nella spiacevole ipotesi in cui si incorresse in un incidente per le imperfette condizioni del manto stradale, è importante non lasciarsi trovare impreparati e sapere sin dall’inizio come procedere per ottenere un risarcimento.

Automobilisti costretti a marciare a zigzag o a sterzare all’improvviso pur di evitare buche stradali profonde quanto voragini; pedoni costretti a fare lo slalom tra odiosi avvallamenti dell’asfalto pur di non finire rovinosamente a terra. Non sempre, però, questi accorgimenti riescono a metterci al riparo dall’incidente, specie se l’insidia stradale è a trabocchetto, e cioè non è ben visibile e non è stata adeguatamente segnalata.

Cerchiamo allora di fare un po’ di chiarezza su come muoversi per ottenere un risarcimento nel caso di danni causati da incidenti riconducibili alle cattive condizioni della strada.

Prima di soffermarci sugli step da seguire per chiedere il risarcimento dei danni, va ricordato che spetta all’Ente proprietario o gestore della strada (il Comune, la Provincia, Autostrade per l’Italia S.p.A. o l’Anas) garantire la piena agibilità della stessa e provvedere regolarmente alla sua manutenzione in modo da prevenire la formazione di situazioni di pericolo per l’incolumità degli utenti.

Buche stradali: cosa fare in caso di incidente?

Allertare le Forze dell’Ordine

Nell’immediatezza dell’evento può tornare utile avvisare telefonicamente la pubblica autorità. Se l’incidente si è verificato su una strada urbana, la segnalazione deve farsi alla Polizia Municipale. Il pubblico ufficiale intervenuto in loco, oltre a rilevare le condizioni della strada effettuando i primi rilevi tecnici, redigerà un verbale di sinistro che potrà essere utilizzato dal danneggiato come elemento di prova; se infatti risulta chiaro che l’incidente si è verificato per la presenza di una buca sull’asfalto, tale circostanza verrà messa a verbale. Inoltre, nel caso di lesioni fisiche e di accesso al Pronto Soccorso è consigliabile riferire anche al personale sanitario che l’incidente nel quale si è rimasti coinvolti è stato causato da una buca stradale, così da indicarlo nel relativo verbale. Se invece è mancata la redazione di verbale che possa attestare l’avvenuto incidente, per non rischiare di rimanere a bocca asciutta per la mancanza di prove, sarà utile armarsi di pazienza e immortalare la scena con il proprio smartphone, scattando numerose foto. Sempre sotto questa prospettiva, se ci sono testimoni oculari è bene raccogliere le loro generalità.

Domanda di risarcimento danni

Il secondo passo è quello di inoltrare, attraverso raccomandata o PEC, una richiesta per danni all’Ente proprietario o gestore del tratto stradale in cui è avvenuto l’incidente. Sebbene tale richiesta possa essere avanzata direttamente dal danneggiato, è preferibile chiedere assistenza ad un avvocato competente nel settore dell’infortunistica stradale. Nella richiesta bisognerà allegare le prove di cui si è già in possesso, come verbale di sinistro, foto, dichiarazioni testimoniali, certificato di Pronto Soccorso, preventivi di spesa ecc.., e sperare che la questione possa risolversi bonariamente senza dover passare alle vie legali. Ma se questo non dovesse succedere, potrà intentarsi una causa civile nei confronti dell’Ente proprietario o gestore della strada ed attendere che sia un giudice, nei tempi non certo celeri della giustizia italiana, a pronunciarsi sulla vicenda.

Cosa deve provare il danneggiato

Una delle questioni più spinose quando si è deciso di intraprendere la strada del risarcimento per danni da insidia stradale, è quella dell’onere della prova a carico del danneggiato. In sostanza, cosa deve dimostrare chi ha subìto il danno? A tal proposito la Corte di Cassazione è chiara nell’affermare che il danneggiato è tenuto a dare prova solo del verificarsi dell’evento dannoso e del suo rapporto di causalità con l’omessa o insufficiente manutenzione della strada. L’Ente proprietario o gestore della strada, viceversa, per sottrarsi da responsabilità dovrà fornire la prova che il danno è riconducibile, in tutto o in parte, alla colpa del danneggiato o che è dipeso dal caso fortuito.

Adoperarsi per combattere il degrado delle strade e garantire una maggiore sicurezza della viabilità, è un impegno che deve riguardare tutti. E spesso, l’unico modo per cambiare le cose è quello di elevare proteste corali e non rinunciare a far valere i propri diritti. Dunque, se una buca stradale vi ha procurato un danno e non sapete cosa fare, rompete gli indugi e rivolgetevi ad un serio professionista per dei consigli personalizzati.