Fondo di Solidarietà per i risparmiatori

Con un emendamento alla legge di stabilità depositato alla Commissione Bilancio della Camera, è stato introdotto un Fondo di solidarietà da parte del Governo per consentire la tutela dei risparmiatori trascinati dal crac di alcune Banche italiane.
Un Fondo di Solidarietà, inserito come emendamento al futuro Ddl di stabilità 2016, che avrà una dote di circa 100 milioni di euro ed sarà alimentato dal fondo interbancario di tutela dei depositi (Fitd). Tale fondo permetterà il risarcimento dei danni subiti dai piccoli risparmiatori delle quattro banche poste in risoluzione, Banca popolare dell’Etruria, Banca Marche, CariFe e Carichieti (il cosiddetto provvedimento governativo Salva-Banche tanto discusso nelle ultime settimane in sede istituzionale).

Le prestazioni del Fondo di Solidarietà per il ristoro dei detentori delle obbligazioni subordinate emesse dalle banche in questione saranno riservate alle persone fisiche, agli imprenditori individuali, agricoltori e ai coltivatori diretti.
Successivamente tramite un decreto interministeriale da parte del Mef (Ministro dell’Economia) saranno definite anche le norme di accesso alle prestazioni di tale Fondo, i criteri di quantificazione, nonché la nomina di eventuali arbitri che accerteranno le responsabilità per la violazione degli obblighi di informazione, diligenza, correttezza e trasparenza nel collocamento delle obbligazioni subordinate.
Tali arbitri saranno persone di comprovata imparzialità, indipendenza, professionalità e onorabilità, per come si legge dall’emendamento. Inoltre, il Fondo di solidarietà, come si legge nel testo “è surrogato nel diritto dell’investitore al risarcimento del danno nei limiti dell’ammontare della prestazione corrisposta”.
Infine, è previsto un ulteriore emendamento che introdurrebbe un finanziamento ponte di 2,5 miliardi al Fondo. Tale flusso di denaro è previsto sia da un regolamento Ecofin sia per consentire la continuazione lavorativa delle quattro banche coinvolte dal crac.

Info: Legge di stabilità-Parlamento Italiano