L’adeguamento alle norme della Comunità Europea ha portato il nostro Paese all’adozione di nuove misure per il trasferimento di denaro sui conti correnti europei e le conseguenti sanzioni per il mancato rispetto delle nuove regole.
Le principali nuove misure introdotte sono le seguenti:
- l’inserimento dell’IBAN nella predisposizione del bonifico;
- la garanzia del consenso del correntista, in caso di addebito diretto sul conto corrente;
- la possibilità per il pagatore di limitare l’importo o la periodicità dell’addebito derivante dal bonifico;
- il diritto al rimborso per il pagatore, in caso di errato addebito della somma.
Tali nuovi requisiti dovranno essere adottati da tutti i prestatori di servizi a pagamento (PSP), termine che individua tutti i soggetti che hanno il diritto di prestare servizi di pagamento a norma del diritto nazionale e che comprende le banche, gli istituti di moneta elettronica e gli istituti di pagamento, la Banca Centrale Europea (BCE) e quelle di ciascun Paese comunitario, ciascuno Stato comunitario, le Pubbliche Amministrazioni a qualsiasi livello territoriale e le Poste.
Le sanzioni amministrative pecuniarie previste dal Regolamento comunitario e recepite nel nostro Paese per l’inosservanza degli obblighi da parte dei PSP sono state fissate da un minimo di 50 mila euro fino ad un massimo di 150 mila euro. Inoltre, viene stabilito che le commissioni per pagamenti transfrontalieri di importo fino a 50 mila euro devono essere uguali a quelle applicate sul territorio nazionale.
La valutazione dell’entità delle violazioni commesse per l’inosservanza delle diverse misure spetta alle singole Banche nazionali. Nel nostro Paese sarà la Banca d’Italia a vigilare sugli istituti autorizzati per valutare la gravità delle violazioni, la loro durata, le conseguenze al sistema bancario, il vantaggio ottenuto o la perdita evitata dalla violazione e la capacità finanziaria del responsabile della violazione.
Fonte: Decreto Legislativo 135/2015