Se la patologia è invalidante e supera il 41% si può usufruire delle agevolazioni della Legge 104.
Quando si ha a che fare con una patologia cronica purtroppo bisogna fare i conti con tutta una serie di situazioni: modifica delle proprie abitudini, rinunce, problemi economici…insomma la qualità della vita di un malato cronico va a farsi benedire.
Tutti gli aiuti e le agevolazioni che possono venire dalla società e dallo stato sociale sono solo un palliativo, ma di certo aiutano di non poco a vivere un’esistenza dignitosa ed accettabile.
Tra le varie tipologie di malattie croniche e invalidanti uno delle più diffuse è il diabete.
Le persone che sono affette da questa malattia, che è caratterizzata da un’alta concentrazione di glucosio nel sangue, deve seguire una terapia alimentare e farmacologica precisa e deve avere uno stile di vita corretto.
In alcuni casi il diabete può essere invalidante ed è in questi casi che il paziente oltre alle agevolazioni previste dal nostro sistema sanitario nazionale, e quindi esenzione dal ticket sanitario per l’acquisto di tutti i farmaci e gli strumenti utili a fronteggiare la malattia come insulina, aghetti per misurare la glicemia, dispositivo per la misurazione della glicemia, ecc.., può usufruire di un altro aiuto: se l’invalidità supera il 41% ha diritto alle agevolazioni previste dalla c.d. Legge 104, cioè la legge che tutela l’integrazione sociale ed i diritti dei portatori di handicap.
È previsto infatti, essendo il diabete una malattia invalidante, che i soggetti colpiti usufruiscano di facilitazioni per sé stessi come permessi lavorativi ed anche per chi eventualmente li assiste. Non solo, per chi supera la percentuale di invalidità indicata dalla Legge 104, è previsto anche un assegno mensile, una sorta di pensione di invalidità.
L’importo dell’assegno mensile varia in base alla gravità della malattia (fermo restando la percentuale di invalidità minima del 41%) e sarà cura della commissione medica associare ad ogni paziente l’assegno di riferimento.
Naturalmente preventivamente alla corresponsione dell’assegno mensile c’è tutta una procedura da effettuare poiché in primis bisogna verificare l’invalidità. Responsabile del procedimento è l’INPS, che sulla base della domanda fatta dal richiedente, attraverso la propria Commissione medica dichiarerà se il soggetto può ricevere o meno l’assegno.