La mensa scolastica è ricompresa tra le “spese per la frequenza scolastica”sia per la frequenza di scuole dell’infanzia, del primo ciclo d’istruzione e sia della scuola secondaria di primo grado.
L’agenzia delle entrate con la circolare 18/e del 6 aprile 2016 fornisce importanti chiarimenti in merito alle citate spese sulla mensa scolastica, le quali possono essere detratte dalla dichiarazione dei redditi, sia se il servizio di mensa scolastica è erogato direttamente dalla scuola o anche quando sia reso per il tramite del Comune o di altri soggetti terzi rispetto alla scuola.
La detrazione spetta al genitore al quale è intestato il documento comprovante la spesa per la mensa scolastica, nel caso in cui il documento sia intestato al figlio, la detrazione spetta a entrambi i genitori nella misura del 50 per cento ciascuno.
Se la spesa per la mensa scolastica è stata sostenuta da uno solo dei genitori o da entrambi in percentuali diverse dal 50%nel documento comprovante la spesa, deve essere annotata la percentuale di ripartizione della spesa medesima
Ai fini della detrazione nel modello 730, la spesa per la mensa scolastica deve essere documentata mediante:
- La ricevuta del bollettino postale o del bonifico bancario intestata al soggetto destinatario del pagamento e deve riportare nella causa dell’indicazione del servizio mensa, la scuola di frequenza e il nome e cognome dell’alunno.
- Se il pagamento avviene in contanti o con il bancomat la spesa debba essere documentata mediante attestazione, rilasciata dal soggetto che ha ricevuto il pagamento o dalla scuola, mediante la certificazione dell’ammontare delle spese sostenuta nell’anno contenente i dati dell’alunno o studente.
L’attestazione, rilasciata dalla scuola o dal soggetto erogatore del servizio di mensa, è esente dall’imposta di bollo di cui all’articolo 5, comma 1, della Tabella annessa al DPR n. 642 del 1972.
La domanda presentata dal genitore per la richiesta dell’attestazione del pagamento, è esente dall’imposta di bollo, a condizione che sui documenti rilasciati in esenzione dal pagamento del tributo di bollo, è necessario indicare l’uso per il quale gli stessi sono destinati.
Per il modello 730 2016, quindi per l’anno d’imposta 2015, se la documentazione è incompleta, i dati mancanti relativi all’alunno o alla scuola possono essere annotati dal contribuente sul documento di spesa.
Rif. circolare agenzia entrate18/e del 6 aprile 2016
Info: Agenzia delle Entrate