Finalmente in dirittura di arrivo l’approvazione del decreto che permetterà l0utilizzo di un unico foglio di circolazione
Buone notizie per gli automobilisti, il loro portafoglio potrà, una volta tanto, tirare un sospiro di sollievo. Si dice addio al libretto di circolazione e al certificato di proprietà dell’auto per dare il benvenuto ad un foglio unico di circolazione.
”Avevo preso questo impegno due anni fa e l’ho mantenuto”, queste le parole del Viceministro ai Trasporti Riccardo Nencini, evidenziando come, grazie a questo provvedimento “per i cittadini ci sarà un risparmio di 39 euro”.
Gli automobilisti, per effettuare un passaggio di proprietà o un’immatricolazione, non dovranno più spendere 100 euro, ma ne basteranno 61. Un unico foglio di circolazione, dunque al posto dei due attuali: certificato di proprietà del veicolo (prodotto da Aci) e il libretto di circolazione (prodotto dalla Motorizzazione) così come è previsto per gli automobilisti di tutti gli altri Paesi europei.
Infatti, mentre negli altri Paesi della Comunità la carta di circolazione emessa dalla Motorizzazione risulta l’unico documento valido per la circolazione, per il sistema italiano esiste la necessità di registrare il veicolo anche presso l’Aci.
Il decreto iniziale prevedeva, per semplificare la trasmissione dei dati, l’istituzione di un’unica agenzia, presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, per gestire le modalità di archiviazione finora coordinate dall’Aci e dalla Motorizzazione; questa fusione era stata pensata per mettere fine ad una anomalia segnalata dall’Antitrust che aveva chiesto, già lo scorso 7 febbraio, di istituire un’unica agenzia sottoposta alla vigilanza del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Questa parte del provvedimento, però, dopo numerose polemiche e proteste del personale, è stata eliminata.
Ci vediamo a giugno 2018
Afferma il Ministro senza portafoglio per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione Marianna Madia: “Noi oggi chiudiamo la fase ordinamentale, decidiamo che ci sarà un solo documento e quindi segniamo dal giugno 2018 una semplificazione che percepiranno i cittadini nella loro vita quotidiana”. Ricordiamo però che la riforma non riguarda i motorini e le microcar perché queste due categorie non hanno mai posseduto il certificato di proprietà.
Il decreto attuativo è stato approvato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri il 27 febbraio 2017; il testo è al momento all’esame, per essere approvato definitivamente, delle commissioni parlamentari competenti, del Consiglio di Stato e della Conferenza unificata. A noi non ci resta che augurarci che l’iter faccia il suo corso e che il documento unico diventi realtà quanto prima. Voi seguiteci, noi comunque vi terremo aggiornati.
Fonte: D.Lgs. ACI-PRA