L’agevolazione può arrivare fino all’80% per i privati e all’85% per i condomini se si passa ad una classe di rischio terremoto inferiore.
Tra gli avvenimenti peggiori che possono verificarsi nella vita c’è sicuramente quello di vedere la propria casa diventare un cumulo di macerie.
L’Italia purtroppo è tra quei Paesi dove il rischio sismico è più forte che in altri, ed è per questo che nella Legge di Bilancio del 2018 sono state introdotte delle novità per quanto riguarda il Sismabonus.
Indice
In cosa consiste il Sismabonus 2018?
Consiste nella possibilità di ottenere una detrazione fiscale sugli interventi di adeguamento sismico delle case, degli immobili delle attività produttive e dei condomini. Quindi si lavora sulla valutazione e prevenzione nazionale del rischio sismico degli edifici e non sulla mera ricostruzione dell’immobile colpito, nel tentativo di intervenire preventivamene ed evitare il peggio.
Lo strumento attuativo del Sismabonus 2018 è il decreto del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti n. 65 del 07/03/2017 dove vengono definite le Linee guida per la classificazione di rischio sismico delle costruzioni e le modalità per l’attestazione, da parte di professionisti abilitati, dell’efficacia degli interventi antisismici.
Si tiene conto infatti che il nostro Paese non ha lo stesso rischio sismico: esso varia da zona a zona ed è per questo che il territorio è stato suddiviso in 4 macro aree geografiche corrispondenti ognuna ad un rischio sismico diverso (da 1 a 4 dove con 1 si identifica la zona a più alto rischio e con 4 quella con un rischio quasi nullo). È quindi in base a queste classificazioni che si determina anche il valore dell’incentivo.
L’agevolazione non nasce comunque nell’attuale Legge di Bilancio 2018, ma la troviamo già nel 2017 dove appunto se ne pongono le basi.
Nella Legge di stabilità del 2018 viene data la possibilità di vedersi riconosciuto un incentivo con una percentuale superiore di agevolazione.
Che tipo di agevolazione prevede il Sisma bonus 2018?
Il Bonus terremoto istituito nel 2017 prevedeva e prevede una detrazione del 50% per le spese sostenute per l’adeguamento antisismico degli edifici ricadenti nelle zone 1 e 2, (altissima e alta pericolosità sismica), per una soglia massima di spesa di 96 mila euro.
Il Nuovo Sismabonus 2018 prevede che per, le famiglie e le imprese, che effettuano interventi di riduzione di rischio sismico di immobili ricadenti nelle zone 1, 2 e 3 dal 1° gennaio e fino al 31 dicembre 2021 spetta:
- detrazione al 70% se c’è il passaggio ad una classe inferiore di rischio terremoto;
- detrazione all’80% se i lavori determinano la riduzione di 2 classi di rischio.
Il bonus che è riservato ai condomini prevede:
- detrazione del 75% se gli interventi portano al passaggio di una classe inferiore;
- detrazione fino all’85% se si riduce di due classi.
Si può però usufruire dello scatto di percentuale (dal 50% al 70% o all’80% per imprese e famiglie e dal 50% al 75% o all’85% per i condomini) solo se i lavori vengono effettuati tra il 1° gennaio 2017 ed il 31 dicembre 2021 e se determinano una riduzione di rischio sismico di 1 classe o 2 classi, stante chiaramente che gli immobili devono essere ubicati nelle zone 1, 2 e 3 e che la spesa massima non deve superare i 96 mila euro.
Per quanto riguarda i condomini va aggiunto che nella Legge di stabilità del 2018 è stato inserito uno sconto ulteriore pari al 5% per le operazioni combinate di messa in sicurezza ed efficientamento energetico, pur sempre in zona 1, 2 e 3, fino al 2021: la detrazione è dell’80% (se si migliora di una classe di rischio) o dell’85% (se si migliora di due classi) e la spesa massima sale a 136.000 euro per ciascuna unità.
Fonte: Legge di Bilancio 2018.