Al via la partita del credito d’imposta per nuovi investimenti
Prevista dalla legge di stabilità 2016, la partita del credito d’imposta per i nuovi investimenti al Sud diventa finalmente operativa.
A sostegno delle imprese che effettueranno investimenti mediante l’acquisto di beni strumentali nuovi nelle aree svantaggiate del Mezzogiorno, la legge di stabilità 2016 introduce un credito d’imposta valido per il quadriennio 2016-2019.
I beni acquistati dovranno essere destinati a strutture produttive localizzate nelle seguenti regioni: Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo ammissibili alle deroghe previste dall’art. 107, paragrafo 3, lettere a) e c) del TFUE (Trattato sul funzionamento dell’Unione europea), come individuate dalla Carta degli aiuti di Stato a finalità regionale 2014-2020.
L’agevolazione relative al credito d’imposta compete in relazione agli investimenti realizzati a decorrere dal 1° gennaio 2016 e fino al 31 dicembre 2019 e connessi ad un progetto di investimento iniziale. Il beneficio spetta per investimenti di importo massimo pari a 1,5 milioni per le imprese di piccola dimensione, a 5 milioni per quelle di media dimensione e a 15 milioni per le grandi imprese.
Indice
I presupposti principali per fruire dell’agevolazione del credito d’imposta sono:
- la tipologia dei beni oggetto di acquisizione;
- la destinazione effettiva dei beni;
- la procedura per la fruizione del bonus.
Chi può beneficiare dell’agevolazione del credito d’imposta?
Potranno fruire del credito di imposta i soggetti titolari di reddito d’impresa (indipendentemente dalla natura giuridica assunta, dalle dimensioni aziendali e dal regime contabile adottato), ad esclusione dei soggetti che operano nei settori dell’industria siderurgica, carbonifera, della costruzione navale, delle fibre sintetiche, dei trasporti e delle relative infrastrutture, della produzione e della distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche, nonché ai settori creditizio, finanziario e assicurativo. L’accesso al bonus è precluso alle imprese in difficoltà, come definite dalla Comunicazione CE (2014/C 249/01).
Quali sono i beni agevolabili dal bonus?
Vengono riconosciuti beni agevolabili le acquisizioni effettuate anche tramite contratti di locazione finanziaria, di macchinari, impianti ed attrezzature varie, che fanno parte di un progetto di investimento iniziale ai sensi del Regolamento UE n. 651/2014.
L’agevolazione può essere concessa solamente agli investimenti in beni strumentali nuovi per:
- la realizzazione di un nuovo stabilimento;
- l’ampliamento di uno stabilimento esistente;
- la diversificazione della produzione di uno stabilimento;
- la trasformazione radicale del processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente;
- la riattivazione di uno stabilimento chiuso o che sarebbe stato chiuso qualora non fosse stato acquisito.
Il credito di imposta sarà concesso nei limiti e alle condizioni previsti Carta degli aiuti di Stato a finalità regionale 2014-2020.
Alle imprese agricole attive nella produzione primaria, nel settore della pesca e dell’acquacoltura e nel settore della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli e della pesca e dell’acquacoltura, l’agevolazione sarà concessa, invece, nei limiti e alle condizioni previste dalla normativa europea in tema di aiuti di stato del relativo settore.
Secondo la normativa, il credito d’imposta non è cumulabile con aiuti “deminimis”, né con altri aiuti di Stato che abbiano ad oggetto i medesimi costi ammissibili e dovrà essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo di maturazione e nelle dichiarazione dei redditi successivi fino a quello nel quale se ne conclude l’utilizzo.
Le imprese interessate a richiedere l’agevolazione dovranno presentare la comunicazione esclusivamente per via telematica tramite i servizi online dell’Agenzia delle entrate Fisconline o Entratel a partire dal prossimo 30 giugno(fino al 31 dicembre 2019).La trasmissione telematica potrà essere effettuata direttamente o attraverso gli intermediari incaricati quali professionisti, associazioni di categoria, Caf e altri soggetti. Per procedere all’inoltro l’Agenzia metterà a disposizione un software che si chiamerà Creditoinvestimentisud e sarà disponibile sul sito www.agenziaentrate.it
Il credito d’imposta maturato potrà essere utilizzato soltanto in compensazione, ossia per ridurre i versamenti di altri tributi.
Il modello per la richiesta del credito d’imposta è costituito dall’informativa sul trattamento dei dati personali, dai riquadri contenenti i dati dell’impresa beneficiaria, del rappresentante firmatario della richiesta, del referente da contattare, i dati relativi alla rinuncia al credito o alla rettifica di una precedente comunicazione, dalla dichiarazione sostitutiva di atto notorio, dagli impegni assunti con la sottoscrizione, dal quadro A (con i dati relativi al progetto d’investimento e al credito d’imposta), dal quadro B, (con i dati della struttura produttiva), e dal quadro C (con l’elenco dei soggetti sottoposti alla verifica antimafia).
Info: Agenzia delle Entrate