Innovare la struttura aziendale rispettando l’ambiente. È questo il connubio perfetto che il nuovo bando, lanciato dalla regione Abruzzo, vuole ottenere erogando dei fondi a favore delle imprese, per ridurre l’emissioni nocive e scegliere energie alternative.
Rispettare l’ambiente senza rinunciare all’innovazione in ambito tecnologico. È questa la sfida lanciata dalla Regione che, tramite l’azione 4.2.1, del Por Fesr Abruzzo 2014-2020 stimola le aziende del territorio a rivoluzionare il loro operato verso azioni che possano ridurre l’inquinamento ambientale. Si tratta di un bando che ha l’obiettivo di accompagnare le imprese a coniugare principi ecosostenibili e competitività. Parliamo, quindi, di incentivi energetici che mirano anche a valorizzare la cosiddetta Industria 4.0, cioè migliorare il settore industriale, riducendo i consumi energetici e le emissioni di gas.
Indice
Chi sono i destinatari degli incentivi energetici del Por Fesr Abruzzo?
I destinatari del bando sono le micro e le PMI del settore privato. In particolare, i beneficiari devono, tra le altre cose:
- avere la propria sede operativa in Abruzzo, o registrarla entro la data della prima erogazione dell’agevolazione;
- essere iscritte al Registro delle Imprese almeno dal 1 gennaio del 2016;
- esercitare un’attività economica con uno dei codici ISTAT ATECO 2007 ammissibili;
- non trovarsi in stato di fallimento o liquidazione;
In cosa consistono gli incentivi energetici?
La somma di denaro messa a disposizione dal bando è di 8 milioni di euro. Parliamo di contributi economici erogati dall’Unione Europea a favore degli stati membri, in questo caso, per la regione Abruzzo, allo scopo di finanziare due tipologie di progetti: la linea A, che riguarda l’efficientamento dei sistemi produttivi e la linea B, in merito al miglioramento delle strutture aziendali.
Tali progetti devono, inoltre, essere realizzati con un importo minimo di 25 mila euro e ad ogni azienda sarà concesso un aiuto economico non superiore ai 200 mila euro. Il contributo previsto è di un massimo del 50% per le piccole imprese e massimo del 40% per le imprese medie, con un aumento del 5% per le zone assistite (il cui elenco è presente all’interno del bando)
Per quanto riguarda, invece, le spese ammissibili devono essere sostenute dopo la data di pubblicazione del bando ed entro il termine stabilito di conclusione del progetto. Rientrano nella lista dei costi finanziabili, le seguenti voci:
- le spese per l’acquisto di nuovi macchinari, attrezzature, impianti, programmi informatici e sistemi.
- costi effettuati dalle aziende per iniziare investimenti, come per esempio l’acquisto di sistemi robotizzati intelligenti, che possano contribuire a migliorare la produzione riducendo l’emissione di sostanze nocive;
- spese per opere edili ed impiantistiche connesse alla realizzazione del progetto che non superino il 20% dei costi ammissibili;
- spese tecniche per la creazione del progetto;
- spese per studi energetici;
- costi per perizie tecniche giurate.
Come abbiamo già detto, i costi devono essere sostenuti dopo la data di pubblicazione del bando, anche se, per quanto riguarda le spese per gli studi energetici possono essere effettuate anche a partire dallo stesso giorno di erogazione dell’avviso. I beneficiari hanno, inoltre, l’obbligo di concludere il progetto entro 12 mesi dal giorno in cui viene diramata online la graduatoria e, solo in alcuni casi, è prevista una proroga di 3 mesi che deve essere autorizzata in forma scritta dalla Regione.
Come partecipare al bando per ottenere gli incentivi energetici?
La scadenza del bando per ottenere gli aiuti economici è prevista per il 26 febbraio del 2018. Le richieste devono essere inoltrare soltanto per via telematica, accedendo al portale della Regione, e seguendo dettagliatamente le indicazioni riportate. Ogni candidato deve completare la propria candidatura allegando i documenti richiesti: domanda di ammissione, piano economico specifico, piano economico generale, scheda tecnica, preventivo firmato dai fornitori e fotocopia del documento di riconoscimento.
Utilizzare fonti rinnovabili, avere cura dell’ambiente ed adottare una nuova filosofia aziendale. Sono tante le motivazioni per cui un’azienda decide di rivoluzionare il proprio operato, sposando principi ecosostenibili. Rinnovarsi, reinventarsi e modificare il proprio lavoro verso una maggiore cura dell’ambiente, non è sempre facile e, per tale motivo, invitiamo le aziende del territorio a consultare un professionista e inoltrare la candidatura.
Approfondisci l’azione 4.2.1, del Por Fesr Abruzzo 2014-2020.