Recentemente sono state rese note le nuove modalità per accedere al credito d’imposta per l’agricoltura attraverso una circolare ( n. 76690/2016), la quale fa riferimento al decreto del 13 gennaio 2015, n. 273, adottata dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.
La circolare va a modificare e ad integrare le modalità di presentazione delle domande per l’accesso al credito d’imposta per la produzione e l’ampliamento di infrastrutture informatiche, necessarie per l’avviamento e lo sviluppo del commercio elettronico.
Indice
Chi può accedere al credito d’imposta per l’agricoltura
Possono presentare domanda le imprese, inclusi i consorzi e le cooperative già costituite al momento della presentazione della domanda, che:
- producono prodotti agricoli, della pesca e dell’acquacoltura di cui all’Allegato I del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea;
- siano piccole e medie imprese, come definite dal Regolamento (UE) n. 651/2014, che producono prodotti agroalimentari, della pesca e dell’acquacoltura non ricompresi nell’Allegato I.
Lo scopo di tale agevolazione è quello di favorire la creazione di nuove reti d’imprese che lavorano nel settore agricolo, della pesca e dell’acquacoltura, e naturalmente quello di sostenere il Made in Italy.
L’agevolazione viene attribuita sotto forma di credito d’imposta, nella misura del 40% e nel limite di 400 mila euro, delle spese sostenute per nuovi investimenti, compresi in un programma comune di rete, per l’ideazione di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie, nonché per la cooperazione di filiera.
Ecco quali sono le spese ammissibili:
- costi per attività di consulenza e assistenza tecnico-specialistica prestate da soggetti esterni all’aggregazione in rete, per la costituzione della rete, per la redazione del programma di rete e sviluppo del progetto;
- costi per la costruzione, acquisizione o miglioramento di beni immobili e per l’acquisto di materiali e attrezzature;
- costi per tecnologie e strumentazioni hardware e software idonei al progetto di aggregazione in rete;
- costi per la ricerca e la sperimentazione;
- costi per l’acquisizione di brevetti, licenze, diritti d’autore e marchi commerciali;
- costi per la formazione dei titolari d’azienda e del personale dipendente impiegato nelle attività di progetto;
- costi per la promozione sul territorio nazionale e sui mercati internazionali dei prodotti della filiera;
- costi per la comunicazione e la pubblicità riferiti alle attività della rete.
Modalità e termini di presentazione delle richieste
Le domande di accesso al credito d’imposta per l’agricoltura vanno presentate dalle imprese di rete, tramite l’impresa capofila, alla Direzione generale per la promozione della qualità agroalimentare e dell’ippica – Ufficio Politiche di filiera (PQAI III), dal 20 febbraio al 28 febbraio 2017.
L’istanza di concessione del credito d’imposta, firmata digitalmente a pena di nullità, è presentata dall’impresa capofila della rete, all’indirizzo PEC saq3@pec.politicheagricole.gov.it, in formato p7m (è un file nel quale è stato apposta una firma digitale) a seguito di sottoscrizione del titolare, del legale rappresentante o del procuratore speciale, nel rispetto di quanto disposto dal “Codice dell’amministrazione digitale”.
Per qualunque informazione potete consultare il sito www.politicheagricole.it.
Fonte: MIPAAF