Fondi Bei: finanziamenti alle PMI di tutti i settori

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Investimenti finanziabili fino a 12,5 milioni di euro.

Le piccole e medie imprese sono il tessuto economico finanziario su cui si basa l’intera economia italiana. Una vera e propria “spina dorsale” sul quale si poggia la produzione e l’esportazione del Made in Italy e che, nonostante la crisi, sta in tutti i modi cercando di risollevarsi e rilanciare i propri affari.
Se anche voi siete titolari di una piccola o media impresa e avete dei progetti da realizzare o avete già avviato un investimento, allora potete accedere ai Fondi Bei.

La Bei è la Banca Europea per gli Investimenti, di proprietà comune dei Paesi dell’Unione Europea e i fondi sono pensati espressamente per dare una forte spinta al rilancio delle PMI, sostenere iniziative che migliorino l’impatto ambientale e promuovere le politiche dell’UE al di fuori dei propri confini. Ecco allora tutte le notizie utili per inviare la richiesta e per accedere a un sostegno economico reale.

Chi può accedere ai fondi BEI per le imprese?

Come detto i beneficiari dei Fondi Bei sono le piccole e medie imprese che non abbiano più di 250 dipendenti.
Riguardo al settore di appartenenza non ci sono limiti, perché sono ammesse le PMI nel campo del turismo, dei servizi, dell’agricoltura, dell’industria, dell’artigianato e del commercio.
Le imprese devono avere sede nel territorio italiano o europeo e tutti i progetti presentati dovranno rispettare, oltre che le leggi nazionali anche quelle dell’Unione Europea, per quanto riguarda la tutela ambientale e i settori regolamentati dalle normative comunitarie.
Le imprese che inoltreranno la domanda devono essere attive, non avere procedure di fallimento in corso o segnalazioni negative e devono presentare un business plan.

Come possono essere utilizzati i fondi Bei?

I Fondi Bei per le imprese sono destinati a finanziare una serie di progetti che siano già iniziati (ma non finiti) o nuovi, che riguardano l’acquisto, la ristrutturazione, la costruzione e l’ampliamento dei fabbricati sedi delle imprese. Dai finanziamenti sono esclusi gli acquisti di terreni, mentre sono ammesse spese per l’acquisto di attrezzature, impianti, macchinari e automezzi in riferimento all’attività imprenditoriale, così come le spese e gli oneri relativi ai progetti per la ricerca, l’innovazione e lo sviluppo.
Eventuali mutui o leasing anche a lungo termine non possono riguardare settori come l’industria del tabacco, il gioco d’azzardo, o attività che possano danneggiare l’ambiente o che eseguono sperimentazioni su animali ancora vivi, la regola generale vuole che attività eticamente non idonee non possano accedere ai fondi. Gli importi degli investimenti possono arrivare al massimo a 12,5 milioni di euro e coprire il 100% della richiesta presentata. La durata dei finanziamenti va preventivamente concordata con gli Istituti Intermediari o bancari che erogano il denaro (qui la lista delle banche che gestiscono i fondi Bei); si possono comunque superare i 15 anni, se si tratta di leasing per gli immobili o di mutui, mentre per tutti gli altri investimenti, si può arrivare a 5 o a 12 anni, considerando sempre la tipologia specifica.
I tassi d’interesse che verranno applicati ai mutui dagli Istituti Intermediari vanno preventivamente concordati con le banche; i beneficiari avranno degli sconti sui tassi e saranno esenti dall’imposta sostitutiva.

Come fare per accedere ai Fondi Bei?

La domanda può essere inoltrata a sportello aperto, quindi non ci sono scadenze temporali, con tempi rapidi sia per le valutazioni che per le erogazioni.

La libertà di richiedere i finanziamenti per qualsiasi tipo di settore, e anche la disponibilità delle banche e gli Istituti Intermediari con tassi agevolati, dimostra la volontà da parte delle Istituzioni di voler fare ripartire l’economia; le piccole e medie imprese possono così prendere una boccata d’ossigeno, ricominciando dai grandi investimenti mirati a migliorare l’apparato di produzione e anche le strutture stesse.
Cosa aspettate a fare la domanda? I vostri affari avranno una grande spinta a nuova vita e maggiore competitività sui mercati sia nazionali che esteri.

Fonte: ABI