Orti e terreni incolti sono soggetti all’esonero dell’Imu riscritta con l’ultima legge di Stabilità
Si parla di esonero Imu per i terreni incolti e agli orti: finalmente l’economia sembra andare incontro ai proprietari di questi tipo di terreni.
Si tratta di terreni che rientrano nel novero dei terreni agricoli. In materia c’è sempre stata molta confusione, ma il Ministero dell’Economia ha cercato di chiarire la questione, in base alla quale viene estesa a questa categoria di terreni l’esenzione, già prevista nella legge di stabilità 2016.
Tra i vari nodi della questione che si è cercato di chiarire è la distinzione tra i comuni montani, quelli parzialmente montani e quelli pianeggianti.
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Così, in base alla legge di stabilità 2016 l’esonero Imu è previsto per:
1. terreni agricoli posseduti da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali, indipendentemente dal luogo in cui si trovano;
2. terreni agricoli che si trovano nei comuni montani;
3. terreni agricoli che si trovano nei comuni parzialmente montani;
4. tutti i terreni agricoli indipendentemente dalla loro coltivazione;
5. terreni incolti e orti.
In base alla legge di stabilità 2016 viene definito agricolo un terreno suscettibile di essere destinato a tale utilizzo, senza che debba necessariamente essere oggetto di effettivo esercizio dell’attività agricola.
Il Ministero dell’Economia, mediante la legge di stabilità, ha chiarito l’esonero Imu per orti e terreni incolti è prevista nei comuni montani, mentre nei comuni di pianura l’esonero Imu è limitata ai terreni dei coltivatori diretti e degli imprenditori agricoli professionali.
Sono invece esclusi dall’esenzione Imu:
1. i terreni incolti e gli orti di proprietari che non hanno la qualifica di coltivatore diretto o di Iap e che quindi continuano a pagare.
Info: Gazzetta Ufficiale