Tra le novità della Legge di Bilancio 2018, per avere diritto alle detrazioni affitto studenti, non sarà più necessario risiedere in una provincia diversa da quella dell’Università.
Ci sono interessanti novità per gli studenti fuori sede, previste dalla Legge di Bilancio 2018 ed il suo Collegato Fiscale (D.L. 16 ottobre 2017, n. 148). La principale è rappresentata, probabilmente, dall’estensione delle detrazioni dell’affitto a studenti che, in base alla legislazione precedentemente, risultavano esclusi.
Vediamo di cosa si tratta.
Indice
In cosa consistono le detrazioni affitto studenti 2018?
Questo beneficio fiscale è rappresentato da una detrazione del 19% sui canoni di affitto della casa, per un ammontare complessivo non superiore a 2,633 mila euro l’anno, ed è rivolto agli studenti fuori sede, iscritti ad Università, ad Accademie o presso Conservatori di musica e Istituti musicali pareggiati.
Detrazioni affitto studenti 2018: aumenterà il numero dei beneficiari
Per i periodi d’imposta in corso alla data del 31 dicembre 2017 e del 31 dicembre 2018 la detrazione è riconosciuta agli studenti che abbiano la residenza in un Comune situato in aree montane o disagiate, oppure distante almeno 50 chilometri dalla sede dell’Università frequentata, anche se questa si trova nella stessa provincia di residenza dello studente.
In precedenza, per poter avere diritto alla detrazione, bisognava essere residenti in una provincia diversa e, comunque, essere distanti almeno 100 chilometri dalla sede universitaria frequentata.
È questa la novità più importante riguardo a questo beneficio fiscale, il che permetterà di aumentare il numero delle persone che avranno diritto alla detrazione.
Detrazioni affitto studenti 2018: che succede se l’appartamento è condiviso con altri studenti?
Accade molto spesso che diversi studenti condividano lo stesso appartamento e per questo, in molti casi, si usa cointestare il contratto di affitto ai coinquilini. Non è insolito, poi, che ognuno dei coinquilini paghi una quota diversa a seconda della camera e dei servizi di cui usufruisce (ad esempio alcuni studenti prendono una camera doppia, altri una singola).
In queste ipotesi la detrazione viene suddivisa in proporzione alla quota della titolarità del contratto.
Per i genitori che hanno più figli a carico iscritti all’Università, con dei distinti contratti di affitto, si potrà beneficiare della detrazione per ognuno dei contratti, ma sempre entro il limite massimo complessivo di 2,633 mila euro.
Il beneficio si applica anche ai contratti di ospitalità o agli “atti di assegnazione in godimento o locazione”, stipulati con Enti per il diritto allo studio, Università, Collegi universitari riconosciuti, Enti senza scopo di lucro e Cooperative, mentre è escluso nei casi in cui l’appartamento, o la camera, vengano subaffittati ad altre persone.
Per avere maggiori dettagli bisogna fare riferimento alla Legge di Bilancio 2018, al suo Collegato fiscale e alle circolari emanate dall’Agenzia delle Entrate per gli anni precedenti, in particolare la numero 34/E/2008, la n. 21/E/2010, la n. 20/E/2011 e la n. 12/E/2016). In caso di dubbi si suggerisce di richiedere l’assistenza di un professionista, in modo da evitare di commettere errori.