Aggiornamento del 22/02/2018
In seguito all’ordinanza del Tribunale di Milano, con il messaggio n. 661 del 13 Febbraio 2018, l’Inps comunica che il premio alla nascita verrà corrisposto anche a tutte le madri, cittadine extracomunitarie regolarmente soggiornanti in Italia e non solo a quelle in possesso del permesso di lungo soggiorno.
Il bonus prevede un contributo di 800 euro a prescindere dal reddito.
Avere dei figli al giorno d’oggi è un grande atto di coraggio e di responsabilità.
Molte famiglie italiane scelgono di mettere al mondo un solo figlio, perché le condizioni economiche non lo permettono.
Ma è proprio per dare un sostegno alla natalità del nostro Paese che il Governo Renzi – Gentiloni ha previsto nella legge di Bilancio 2017 un contributo da destinare alle future mamme riconfermato anche per il 2018. Il governo ha infatti previsto e stanziato a tal proposito un importo complessivo di 1 miliardo e 200 milioni di euro nel triennio 2017- 2019.
Indice
Cos’è il bonus mamma domani 2018?
È chiamato anche premio alla nascita e fa parte di una serie di aiuti alla natalità che prevedono, tra gli altri, anche nuovo bonus nido, i voucher baby sitter e asili nido, il bonus bebè. È stato previsto per la prima volta nella legge di Bilancio 2017 ed è diventato usufruibile dal luglio 2017.
L’obiettivo di questo contributo è di dare un aiuto economico alle future mamme nel percorso che le porterà dalla gravidanza fino alla nascita del bebè, sostenendo quindi i costi di eventuali esami diagnostici ed i costi per l’acquisto di prodotti per la prima infanzia.
A chi si rivolge il bonus mamma domani 2018 e quali requisiti bisogna possedere?
Il bonus mamma domani 2018 INPS è destinato infatti alle donne che entrano al 7° mese di gravidanza, che partoriranno nei primi mesi dell’anno e per le mamme che adotteranno o prenderanno in affido un minore.
Non è prevista una soglia di reddito per la concessione del premio, quindi tutte le future mamme indipendentemente dal proprio ISEE potranno richiedere il contributo.
Il contributo potrà essere erogato solo ed esclusivamente se si verificano determinate condizioni:
- compimento del 7° mese di gravidanza;
- parto, anche se antecedente all’inizio dell’8° mese di gravidanza;
- adozione nazionale o internazionale con sentenza definitiva di un bambino minorenne;
- affidamento preadottivo nazionale disposto con ordinanza o in affidamento preadottivo internazionale.
A quanto ammonta il contributo bonus mamma domani 2018 INPS?
Il contributo è di 800 euro versato in un’unica soluzione.
Come può essere richiesto il bonus mamma domani 2018 INPS?
La domanda per richiedere il bonus deve essere fatta telematicamente all’INPS e deve essere presentata dopo il compimento del settimo mese di gravidanza e comunque, improrogabilmente, entro un anno dalla nascita, adozione o affidamento.
La domanda può essere presentata o online all’INPS con il PIN (guarda il video tutorial su come richiedere PIN online) attraverso il servizio dedicato o, in alternativa, si può fare domanda tramite:
- Contact center;
- Enti di patronato e intermediari dell’Istituto attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi.
La domanda dovrà essere corredata da una serie di documenti in base all’evento per il quale è stato richiesto il bonus:
- se la futura mamma è ancora in gravidanza bisogna allegare la certificazione sanitaria rilasciata dal medico specialista del Servizio sanitario nazionale, attestante la data presunta del parto;
- se la domanda è presentata dopo il parto, la mamma deve autocertificare nella domanda la data del parto e le generalità del bambino;
- in caso di adozione o affidamento preadottivo deve essere allegata alla domanda la sentenza definitiva di adozione o il provvedimento di affidamento preadottivo, o in mancanza deve riportare sulla domanda la sezione del tribunale, la data di deposito in cancelleria ed il relativo numero.
- se la mamma è una cittadina non comunitaria e non allega alla domanda i documenti di soggiorno, occorre inserire nella stessa domanda, i suoi dati identificativi al fine di consentire la verifica del titolo di soggiorno da parte dell’Inps.