“Botteghe di mestiere e dell’Innovazione”: più finanziamenti per i tirocini

Nuove opportunità di lavoro per 897 giovani tra i 18 e i 35 anni

Via libera ai finanziamenti per 91 Botteghe di mestiere: è questa la decisione del Ministero del Lavoro, che ha stanziato nuovi fondi per permettere a 897 giovani e 637aziende di intraprendere dei percorsi di tirocinio. Per Botteghe di mestiere si intende, appunto, un contesto produttivo all’interno del quale si realizza la formazione dei tirocinanti, un raggruppamento composto da un soggetto promotore e da una o più aziende ospitanti. Compito di ogni Bottega di mestiere sarà quello di favorire la trasmissione di competenze specialistiche, il ricambio generazionale, la nascita di una nuova imprenditoria e di nuovi processi e lo sviluppo di reti su base locale.

Il numero di tirocinanti ammesso per ogni Bottega di mestiere oscilla tra un minimo di sette e un massimo di dieci. I raggruppamenti possono essere costituiti in forma di:
• consorzio;
• associazione temporanea di imprese;
• contratto di rete;
• partnership;
• altre forme regolamentate.

Il settore maggiormente interessato è quello agroalimentare, in particolare l’ambito enogastronomico, che conta il 59% delle aziende impegnate. A seguire abbigliamento e moda con il 14% e il settore meccanico con il 13%.

Si dichiara soddisfatto del progetto il presidente di Italia Lavoro, Paolo Reboani: «Esprimo la mia piena soddisfazione per l’ampliamento degli elenchi del Progetto Botteghe di mestiere reso possibile grazie alla rimodulazione dei fondi del Ministero del Lavoro. Un risultato importante che testimonia la sensibilità del Ministero per le imprese e per i progetti a sostegno dell’occupazione, un esempio di come si stia organizzando sulle politiche attive».
Continua ancora Reboani: «Si aprono dunque nuove opportunità di occupazione per i giovani che cercano lavoro all’interno delle imprese, e si conferma la bontà di politiche del lavoro dirette al recupero di competenze specifiche per le imprese piccole e medie, aziende che caratterizzano il nostro tessuto produttivo nazionale e valorizzano il patrimonio del made in Italy».

Chi può beneficiarne?

I giovani tra i 18 e in 35 anni non compiuti che si candideranno e saranno selezionati avranno l’opportunità di esercitare le professioni previste per ogni tipo di bottega.
Ogni giovane percepirà in media 500 euro al mese per i tirocini effettuati nella regione di residenza, altrimenti la somma comprenderà anche l’indennità per la mobilità, basata su parametri di nazionalità o internazionalità.

Botteghe di mestiere: tipologie e guadagni

Le tipologie di Bottega ammesse al bando sono:
Botteghe settoriali: coinvolgono aziende integrate in senso orizzontale che operano allo stesso stadio di ciclo produttivo;
Botteghe di filiera: coinvolgono aziende integrate in senso verticale;
Aziende operanti nell’artigianato digitale: aziende, cioè, che impieghino tecnologie digitali per la fabbricazione di nuovi prodotti o per lo sviluppo di processi produttivi non convenzionali.

Il riferimento in particolare va a:
• modellizzazione e stampa 3D
• strumenti di prototipazione elettronica avanzata e software dinamici
• tecnologie open hardware
• lavorazioni digitali come il taglio laser e la fresatura a controllo numerico
Per il tutoraggio di ciascun tirocinante, ogni azienda percepirà una somma mensile pari a 250 euro. Per i soggetti promotori il contributo mensile sarà invece di 500 euro, cifra riconosciuta per ogni giovane che abbia completato un percorso di tirocinio di durata semestrale.

Risorse finanziarie
5 milioni 220.000 euro, di cui:
– 3 milioni 10.000 euro per Calabria, Campania, Puglia e Sicilia
– 2 milioni 210.000 euro per le restanti regioni
Il progetto si colloca nell’ambito del programma Spa, Sperimentazioni di Politiche Attive, la cui finalità è quella di favorire la trasmissione di competenze specialistiche ai giovani, ricostruendo il ricambio generazionale anche nel mondo dei mestieri artigianali.

Info: Botteghe di Mestiere e dell’ innovazione