Buone notizie per l’apicoltura abruzzese. Stanziati 300 mila euro per migliorare le condizioni del settore e incrementare l’economia della Regione.
Migliorare il settore dell’apicoltura abruzzese nel rispetto dei principi di salvaguardia dell’ambiente e tutelare la salute dei consumatori. Sono questi gli obiettivi generali preposti dal bando 2017/2018 che mette in atto la seconda annualità del Programma triennale del settore dell’apicoltura. Agli obiettivi generali, si sommano scopi diretti e specifici: sviluppare le capacità professionali degli apicoltori, sensibilizzare i consumatori, migliorare l’informazione e la divulgazione dei prodotti, ridurre i danni causati dalle patologie legate all’allevamento di api e diminuire i costi di produzione. Parliamo di contributi per l’apicoltura messi a disposizione dalla Regione Abruzzo allo scopo di risollevare il settore e favorire la crescita economica.
Indice
Chi sono i beneficiari dei contributi per l’apicoltura messi a disposizione dalla Regione Abruzzo?
Possono partecipare al bando e concorrere per ottenere gli incentivi economici, i seguenti soggetti:
- apicoltori, imprenditori apistici e apicoltori professionisti in regola con l’iscrizione all’anagrafe zootecnica nazionale e con sede legale nella Regione Abruzzo;
- enti pubblici, privati e di ricerca che operano nel settore dell’apicoltura;
- organizzazioni di produttori;
- cooperative e consorzi;
- associazioni di apicoltori che abbiano sede legale ed operativa in Abruzzo, composte da almeno 100 soci;
- almeno 30 apicoltori con minimo 10 mila alveari.
I soggetti richiedenti non devono mai aver usufruito di aiuti pubblici negli ultimi 5 anni per lo stesso tipo di progetti.
In cosa consiste il bando per accedere ai contributi per l’apicoltura della Regione Abruzzo?
Sono 300 mila euro i fondi messi a disposizione per gli apicoltori abruzzesi. Gli incentivi derivano da un accordo tra l’Unione Europea e lo Stato Italiano, le misure previste sono, infatti, cofinanziate in parti uguali dai due membri. Il bando suddivide le linee d’intervento in quattro macro aree: A, B, C ed E. All’interno di ciascun settore, vi è un elenco con tutte le spese ammissibili che possono essere finanziate.
La prima macro area, A, comprende tutte le azioni che riguardano l’assistenza tecnica agli apicoltori e alle organizzazioni di apicoltori. In questo caso, i beneficiari possono richiedere di accedere agli incentivi per: corsi di aggiornamento e formazione rivolti ai privati, seminari e convegni tematici e azioni di comunicazione (sussidi didattici, abbonamenti, schede ed opuscoli informativi).
La seconda misura d’intervento, l’area B, riguarda la lotta contro gli aggressori e le malattie dell’alveare, con una particolare attenzione alla varroasi. I beneficiari possono richiedere i contributi per l’acquisto di attrezzature varie e di farmaci veterinari adibiti alla sterilizzazione delle arnie.
La razionalizzazione della transumanza è la terza area d’intervento, l’area C, che raccoglie spese ammissibili come l’acquisto di arnie, di macchinari e attrezzature specifiche per l’esercizio del nomadismo.
L’ultima macro area, l’area E, comprende le misure finalizzate al sostegno del ripopolamento del patrimonio apicolo, cioè acquisto di sciami, nuclei, pacchi d’api e api regine.
Le spese devono naturalmente essere documentate ed effettuata in data successiva alla presentazione della domanda d’aiuto. Rientrano nell’elenco di costi non ammissibili:
- acquisto di automezzi targati sotto i 35 quintali di portata a pieno carico;
- spese per l’immatricolazione di mezzi stradali;
- acquisto di laboratori elettronici;
- spese di manutenzione e ripartizione delle attrezzature;
- spese di trasporto e consegna di materiali;
- acquisto di terreni, edifici e altri beni immobili;
- stipendi per personale di Amministrazione pubblica ad eccezione di dipendenti assunti a tempo determinato per scopi concessi dal Programma;
- acquisto di materiali usati;
- oneri sociali sui salari;
- eventuali spese per cui il beneficiario ha già ricevuto finanziamenti.
Per ogni area è prevista una documentazione specifica da presentare per accedere al bando. I documenti riguardando registro presenze, copia delle spese ammissibili, copia del materiale divulgativo e molto altro. L’elenco è variabile a seconda dell’area d’intervento ed è riportato dettagliatamente nel bando. A tale documentazione variabile, il soggetto che partecipa al Programma deve costituire il proprio “fascicolo aziendale” presso un Centro Autorizzato di Assistenza Agricola (CAA) o presso l’Amministrazione regionale.
Come presentare la domanda per accedere ai contributi per l’apicoltura della Regione Abruzzo?
Per accedere al Programma, i beneficiari devono collegarsi al portale www.sian.it e scaricare la modulistica sotto la voce “scarico modulistica domanda di premio miele”. Le domande devono essere inviate entro e, non oltre, il 20 novembre 2017, tramite raccomandata con ricevuta di ritorno o con consegna a mano presso il Dipartimento dello Sviluppo Rurale e della Pesca, oppure tramite posta certificata (allegando copia del documento d’identità) all’indirizzo e-mail:
Accedere al bando richiede la presentazione di una lista di documenti abbastanza minuziosa, per tale motivo consigliamo agli apicoltori della Regione Abruzzo di consultare un professionista prima di compilare la domanda per accedere ai contributi. Uno specialista vi guiderà in tutte le fasi del bando: ma non perdete l’occasione di veder incrementare la vostra attività. Ricordate, c’è tempo fino al 20 novembre 2017.
Approfondisci il bando sull’apicoltura della Regione Abruzzo.