Equitalia è uno spauracchio un po’ per tutti e quando si parla di novità per quanto riguarda il colosso italiano della riscossione, bisogna stare molto attenti.
E proprio in quest’ottica, il Governo ha recentemente modificato le regole sui piani di rateazione con un apposito schema di decreto.
DOPO CINQUE RATE NON PAGATE…
Se prima “era necessario” non pagare otto rate per decadere dal piano di rateazione dei pagamenti, con le nuove norme saranno soltanto cinque (e non per forza consecutive) le rate non corrisposte a far scattare la misura di annullamento.
Difatti, per i contribuenti sarà più alto il rischio di vedersi annullata la dilazione, anche se in ogni caso tra le modifiche apportate dalla legge c’è una nota lieta: per somme iscritte a ruolo fino a 50.000 euro si potrà ottenere la rateazione con una semplice domanda, senza bisogno di allegare alcuna documentazione sulle condizioni economiche.
La seconda chance
L’altra notizia positiva arriva per i contribuenti “decaduti”, che a differenza del passato potranno chiedere nuovamente di essere ammessi al piano di dilazione dei pagamenti dovuti ad Equitalia. Il tutto a condizione che:
- il soggetto in questione paghi le rate scadute alla data di presentazione della domanda;
- la nuova dilazione non ecceda il periodo residuo della precedente dilazione.
Gli effetti (positivi) della rateazione
Per certi versi, l’avvio dell’iter di rateazione rappresenta anche l’inizio della messa in regola generale del cittadino debitore, nei cui confronti non potranno essere più avviati:
- iscrizione di ipoteca;
- apposizione del fermo amministrativo;
- pignoramento dei beni (quelli già avviati e ancora in corso vengono interrotti dopo il pagamento della prima rata, eccetto casi specifici).
Fonte: www.gruppoequitalia.it