Gli adempimenti per aprire un CAF ed i prezzi praticati (Parte III)

Negli ultimi anni i Centri di Assistenza Fiscale si sono moltiplicati a vista d’occhio anche per gli infiniti adempimenti di cui ciascuno di noi ha bisogno e anche per il fatto che molti soggetti in cerca di lavoro sono allettati da questo tipo di impiego, consapevoli, però, delle responsabilità che una tale scelta può rappresentare.

Chi può aprire un centro CAF 

Per poter prestare assistenza fiscale tramite un CAF è necessario appartenere ad associazioni sindacali istituite da almeno 10 anni, o ad associazioni di lavoratori con almeno 50.000 aderenti o appartenere alle categorie dei dottori commercialisti ed esperti contabili o dei consulenti del lavoro e possedere la partita IVA.

Autorizzazioni e documenti richiesti

Ricordando che la veste giuridica è quella delle società di capitali, vale a dire società a responsabilità limitata (srl), società per azioni (spa), società in accomandita per azioni (sapa), società cooperative e consorzi, la prima istanza da presentare è quella alla Direzione Regionale competente. In tale istanza vanno comunicate: le sedi operative del Centro, i dati del responsabile dell’assistenza fiscale, i dati di tutti i soci del Centro, i componenti del Consiglio di Amministrazione e dell’eventuale Collegio Sindacale e la polizza assicurativa sottoscritta. Ottenuta l’autorizzazione il CAF viene iscritto nell’apposito albo (dipendenti o imprese).

Valutazione di convenienza

Partendo dal presupposto che l’apertura di un Centro di Assistenza Fiscale è considerata un vero e proprio investimento, la prima valutazione da fare è sicuramente quella basata sulla redditività dell’operazione, cioè bisogna capire quali sono i servizi maggiormente richiesti e quelli che permettono ad un CAF di guadagnare in misura maggiore. I servizi più richiesti sono l’elaborazione della dichiarazione dei redditi, il calcolo delle imposte e, in generale, la consulenza fiscale. È chiaro che tali servizi daranno un guadagno maggiore quanto più elevata è la mole dei servizi svolti, quindi l’organizzazione e l’efficienza di un CAF sono alla base di tutto.

 

Fonte: Legge 413/91

Vedi anche: CAF: assistenza fiscale a dipendenti, pensionati ed imprese (Parte II)