La legge di stabilità: le novità per le aziende

Come anticipato nell’articolo precedente, ecco le principali novità relative alle imprese.
La manovra Finanziaria 2017 è stata pubblicata in Gazzetta ufficiale e Convertita in Legge L. 225/2016. Di seguito, riportiamo una panoramica completa di tutte le novità introdotte e rivolte alle imprese.

Eliminazione IRPEF agricola

L’articolo 11 della legge di stabilità prevede l’esenzione Irpef per il triennio 2017-2019 dei redditi domenicali e agrari relativi ai terreni dichiarati da coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali.

Ma chi è imprenditore agricolo?

È colui che è in possesso di competenze specifiche e dedica alle attività agricole almeno il 50% del proprio tempo, ricavandone almeno il 50% del proprio reddito globale (dal reddito globale vanno escluse le somme percepite in società, associazioni e altri enti operanti nel settore agricolo) e sono iscritti nella previdenza agricola.
Vengono considerati imprenditori agricoli professionali anche le società di persone, di capitali e cooperative con oggetto sociale secondo la definizione del c.c. all’art. 2135:

L’art. 2135 recita: È imprenditore agricolo chi esercita una delle seguenti attività: coltivazione del fondo, selvicoltura, allevamento di animali e attività connesse. Per coltivazione del fondo, per selvicoltura e per allevamento di animali si intendono le attività dirette alla cura ed allo sviluppo di un ciclo biologico o di una fase necessaria del ciclo stesso, di carattere vegetale o animale, che utilizzano o possono utilizzare il fondo, il bosco o le acque dolci, salmastre o marine. Si intendono comunque connesse le attività, esercitate dal medesimo imprenditore agricolo, dirette alla manipolazione, conservazione, trasformazione, commercializzazione e valorizzazione che abbiano ad oggetto prodotti ottenuti prevalentemente dalla coltivazione del fondo o del bosco o dall’allevamento di animali, nonché le attività dirette alla fornitura di beni o servizi mediante l’utilizzazione prevalente di attrezzature o risorse dell’azienda normalmente impiegate nell’attività agricola esercitata, ivi comprese le attività di valorizzazione del territorio e del patrimonio rurale e forestale, ovvero di ricezione ed ospitalità come definite dalla legge.

Inoltre vengono considerati Imprenditori Agricoli coloro che presentino i seguenti requisiti:

Dopo la cancellazione dello scorso anno di Imu e Irap, con questo ulteriore sgravio fiscale si arriva a una detassazione in due anni di oltre 1,3 miliardi di euro.

Altra novità è l’esenzione totale dei contributi previdenziali (art.46 legge stabilità) per i primi tre anni rivolta agli imprenditori agricoli under 40, per il 4 e il 5 anno è previsto il taglio del 50 e 40%, agevolazione già in vigore dal 2016 per gli imprenditori che svolgono l’attività nelle zone montane o svantaggiate.

Sono escluse dall’esonero le nuove iscrizioni relative a coltivatori diretti e a imprenditori agricoli professionali che nell’anno 2016 siano risultati già iscritti nella previdenza agricola.

Super-ammortamento e Iper-ammortamento

L’art 3 della legge di stabilità proroga le misure di maggiorazione del 40% degli ammortamenti previsti dalla legge di stabilità per il 2016 a fronte di investimenti in beni materiali strumentali nuovi, nonché per i veicoli utilizzati esclusivamente come beni strumentali nell’attività dell’impresa (esclusi gli autoveicoli a deduzione limitata).

La proroga è estesa fino al 30 giugno 2018, a condizione che questi investimenti si riferiscono ad ordini accettati e pagati per almeno il 20% entro la data del 31/12/2017.
Gli investimenti devono riferirsi a beni caratterizzati dai requisiti:

  • della strumentalità rispetto all’attività dell’impresa beneficiaria;
  • uso durevole e atti ad essere impiegati nel ciclo produttivo dell’impresa;
  • devono avere l’attributo della novità, inteso come bene mai utilizzato da altri soggetti.

Eccezione del bene esposto in showroom e utilizzato dal rivenditore al solo scopo espositivo il quale non perde il requisito della novità.

Il comma 2 dell’art. 3 istituisce una nuova misura di maggiorazione del 150% degli ammortamenti su beni ad alto contenuto tecnologico, consentendo così di poter ammortizzare un valore pari al 250% del costo di acquisto. Per gli acquisti di costo unitario superiore a 500 mila euro, al fine dell’applicazione dell’agevolazione, l’impresa è tenuta ad acquisire una perizia tecnica giurata rilasciata da un ingegnere o da un perito industriale iscritti nei relativi albi professionali, attestante che il bene possieda caratteristiche tali che consentano di immetterlo nel ciclo produttivo dell’azienda per poter beneficiare del maggior ammortamento.

Credito d’imposta ricerca e sviluppo

L’art 4 estende fino al 31/12/2020 il periodo di tempo nel quale possono essere effettuati gli investimenti in attività di ricerca e sviluppo da parte delle imprese per poter beneficiare del credito d’imposta. Dal 2017 la misura dell’agevolazione è del 50%. Il credito può essere utilizzato sia:

  • dalle imprese residenti;
  • dalle stabili organizzazioni nel territorio dello stato di soggetti non residenti nel caso di contratti stipulati con imprese residenti o localizzate in altri stati membri dell’Unione Europea.

L’importo annuo massimo del credito d’imposta per ciascun beneficiario è di 20 milioni di euro ed è concesso in maniera automatica a seguito dell’effettuazione delle spese agevolabili. Le spese ammesse sono quelle del personale impiegato nelle attività di ricerca e sviluppo. Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in cui i costi per le attività di ricerca e sviluppo sono stati sostenuti. Il credito di imposta è cumulabile con altri bonus, tra cui quello relativo agli investimenti in beni strumentali.

Bonus produttività

L’art 23 comma 1 prevede importanti agevolazioni a sostegno dei risultati positivi per il bilancio aziendale riconosciuti dal datore di lavoro e rivolta ai lavoratori subordinati, tra i quali sono ricompresi non solo gli operai e gli impiegati, ma anche una parte di quadri e di dirigenti, del settore privato.
Con la misura sui premi di produttività è previsto il raddoppio dell’importo dei bonus detassati: da 2.000 a 4.000 euro, con una tassazione sostitutiva al 10% e l’esenzione completa dell’applicazione di aliquote per le misure indirizzate al welfare aziendale.

L’applicazione dell’aliquota sostitutiva del 10% fino a 4.000 euro di importo è destinata esclusivamente ai premi erogati ai dipendenti per aumenti della produttività. Questo bonus innalza, di conseguenza, il limite di reddito per poter usufruire della tassazione al 10%: con la legge attualmente in campo, il limite è fissato a 50.000 euro annuali che, con l’approvazione in via definitiva della Legge di Bilancio 2017 sale a 80 mila euro, proprio al fine di comprendere una fetta più ampia di lavoratori in azienda.
La misura sarà comunque un’importante vantaggio per i dipendenti, incentivati a migliorare le proprie prestazioni e ad aumentare la produttività aziendale, per poter usufruire di aumenti sullo stipendio, senza il rischio di un paradossale aumento della tassazione sui ricavi aggiunti.

IRI

Con la legge di stabilità è stata introdotta un’importante novità relativamente all’imposta sul reddito delle piccole e medie imprese in contabilità ordinaria, infatti, a partire dal 2017 gli artigiani e i commercianti saranno soggetti ad una flat tax pari al 24% per la parte del solo reddito lasciato in impresa, la parte restante sarà tassata secondo le aliquote progressive Irpef dal 23 al 43%. L’applicazione dell’Iri 24% andrà effettuata in sede di dichiarazione dei redditi e avrà durata quinquennale rinnovabile

Taglio IRES AL 24%

La legge di stabilità prevede la riduzione dal 27,5% al 24%, con effetto dai periodi d’imposta successivi a quello in corso al 31 dicembre 2016.

Garanzia giovani e Bonus neo-diplomati 2017

Il Bonus Garanzia Giovani è stato riconfermato dalla legge di stabilità anche per il 2017 e sono state introdotte anche numerose novità, tra le quali il bonus per neo-diplomati 2017. Il primo riguarda giovani di età compresa tra i 15 e i 29 anni, mentre il secondo è specifico per studenti che hanno svolto una parte del loro percorso didattico presso un’impresa o un ente. Ma vediamoli nello specifico.

Il Bonus Garanzia Giovani è un contributo economico riconosciuto dallo Stato alle aziende che assumono dei giovani di un’età compresa tra i 15 e i 29 anni.

L’azienda che ha intenzione di assumere un giovane iscritto al piano di Garanzia Giovani deve presentare una domanda preliminare all’INPS, allegando il modulo per il Bonus Garanzia Giovani. Questo va compilato inserendo tutti i dati del giovane (iscritto a Garanzia Giovani) che si vuole assumere, indicando la tipologia di contratto e la Regione in cui è situata l’azienda.

Una volta che è stata presentata la domanda, l’INPS verifica il possesso dei requisiti e successivamente calcola l’importo del contributo economico che spetta all’azienda.

Le tipologie di contratto per cui è possibile ricevere il contributo di Garanzia Giovani sono

  • tempo indeterminato, con uno sgravio fino ad un massimo di 8.060,00 € annui;
  • tempo determinato, con uno sgravio fino ad massimo di 4.030,00 € annui;
  • tempo determinato in somministrazione ma solo se superiore a 12 mesi.
  • dai 300€ ai 500€ mensili per i tirocini. In questo caso è la Regione che paga il giovane. Qualora il tirocinio si dovesse trasformare in un contratto di lavoro all’azienda verrà riconosciuto un bonus INPS che va dai 1.500€ ai 6.000€.

Per quanto riguarda il Bonus neo-diplomati 2017 l’articolo 42 della legge di stabilità introduce un esonero contributivo a favore dei datori di lavoro privati che assumono a tempo indeterminato studenti che abbiano svolto attività di alternanza scuola-lavoro o periodi di apprendistato presso il medesimo datore di lavoro. (decorrenti dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2018 con esclusione dei contratti di lavoro domestico e quelli relativi agli operai del settore agricolo)
Lo sgravio contributivo consiste nell’esonero dal versamento dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro (ferma restando l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche e con esclusione dei premi e contributi dovuti all’INAIL), nel limite massimo di un importo di esonero pari a 3.250 euro su base annua, per un periodo massimo di 36 mesi.

Il suddetto beneficio contributivo spetta entro 6 mesi dall’acquisizione del titolo di studio ed è rivolto:

  • per l’assunzione di studenti che abbiano svolto presso il medesimo datore di lavoro: attività di alternanza scuola-lavoro pari, alternativamente, almeno al 30 per cento delle ore di alternanza previste;
  • periodi di apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore, il certificato di specializzazione tecnica superiore o periodi di apprendistato in alta formazione.

È previsto il monitoraggio da parte dell’INPS attraverso l’invio di relazioni mensili al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e al Ministero dell’Economia e delle Finanze.